sabato 7 maggio 2011

Con la scusa della cena tra “colleghi di lavoro” truffava i ristoratori. Pregiudicata di Castelvetro (MO) denunciata dai Carabinieri.


Non solo scroccava il pasto, ma si faceva pure prestare i soldi per la benzina con l’impegno di restituirli in occasione di un prossimo pranzo con i colleghi. Uscita dal ristorante nessuno la vedeva più. Artefice della fantasiosa truffa una signora modenese nulla facente che però a Castel di Casio ha trovato chi ‘ha mangiato la foglia’ e ha fatto intervenire i Carabinieri.

Venerdì pomeriggio i Carabinieri di Castel di Casio hanno deferito in stato di libertà per il reato di truffa P.G. 51enne originaria di Agrigento e residente in provincia di Modena.

La donna, separata, nullafacente e pregiudicata per reati analoghi, aveva preso l’abitudine di recarsi nei ristoranti della zona dell’Alto Reno, si presentava come una neopensionata desiderosa di organizzare una cena tra ex colleghi di lavoro, chiedendo ai proprietari dei locali tutte le informazioni relative al menù e al piatto tipico del posto.

La truffatrice, dopo essersi accorta di aver convinto il ristoratore della sua intenzione di pianificare una festa, con la scusa di essersi dimenticata il denaro a casa e dicendo di dover fare il rifornimento di benzina al proprio automezzo, riusciva anche a farsi prestare dai 30 ai 50 euro, che non restituiva e alla sua prenotazione non seguiva la cena. Sono finiti nel raggiro dell’abile modenese almeno sette ristoratori. Uno di loro però è stato più furbo della donna perché, dopo averle prestato 50 euro si è annotato il numero di targa dell’auto della donna. Questo ha permesso ai Carabinieri di inchiodare la ‘neopensionata’, riconosciuta poi dai proprietari dei ristoranti che avevano subito l’imbroglio.


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