di Roberto Giusti
Tolè (Vergato) – La 62ª Sagra della Patata di Tolè si
è aperta sabato 27 settembre con un convegno dedicato al riconoscimento della
Denominazione Comunale di Origine (De.Co.) al prodotto simbolo del paese.
L’incontro, dal titolo “La Patata di Tolè è
De.Co.”, si è svolto al Teatro Parrocchiale e ha visto la partecipazione
di amministratori locali, esperti del settore agroalimentare, rappresentanti
del mondo agricolo e un pubblico numeroso.
Al centro del dibattito la
valorizzazione di un alimento che, oltre a essere ingrediente della cucina
tradizionale, rappresenta l’identità stessa della comunità. La qualità della
Patata di Tolè – è stato sottolineato – deriva dalle peculiarità del
territorio: i terreni dell’Appennino, l’altitudine e il clima contribuiscono a
conferire al tubero sapore, consistenza e qualità organolettiche uniche,
apprezzate sia nelle case che nella ristorazione di livello.
Tra gli interventi, quelli del
sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri, della collega di Castel d’Aiano,
Rossella Chiari, del consigliere comunale Mauro Cinti, e di rappresentanti di
enti e associazioni: Duccio Caccioni (CAAB), Daniele Ruscigno (GAL Appennino),
Franco Cima (Città Metropolitana di Bologna) e Giorgio Vitali (CIA). Tutti
hanno ribadito la necessità di “fare rete” tra istituzioni, produttori e
cittadini, per trasformare la tradizione agricola in opportunità di sviluppo
economico e turistico.
Il confronto si è allargato anche ai
temi dell’agricoltura di montagna, alle difficoltà del settore e al ruolo dei
coltivatori nel mantenere viva una conoscenza antica, adattata alle sfide
contemporanee. La Patata di Tolè è stata definita simbolo di resilienza e
qualità, ambasciatrice di un’agricoltura che resiste e si rinnova.
La mattinata si è chiusa con la
presentazione dell’opera dello scultore Paolo Gualandi, “La raccolta delle patate”, inaugurata il giorno successivo
in piazza Don Celso Lolli: una scultura che celebra il legame tra lavoro dei
campi, memoria e arte.
Determinante, come sempre, il
contributo della Pro Loco Tolè APS, che ha curato l’organizzazione della Sagra
e accolto i partecipanti con le proprie specialità culinarie. L’Amministrazione
comunale, attraverso i propri canali ufficiali, ha espresso “un sentito
ringraziamento ai relatori, ai cittadini intervenuti, all’artista Gualandi e in
particolare ai volontari della Pro Loco per la preziosa collaborazione e la
promozione del territorio”.
Con questo convegno, Tolè ha dato il via a un fine settimana di festa e convivialità, confermando la Patata locale non solo come prodotto agricolo, ma come cuore di una tradizione che continua a crescere e a richiamare visitatori da tutta Italia.
2 commenti:
l'attrazione stupefacente sono i pannelli solari
Le Patate di Tolè le trovi da troppe parti per essere tutte di Tolè. Non dite che non è vero.
Marchio Da. Par.Tot !
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