Entro il primo aprile 2025 in tutta la regione. Priolo, miglioriamo risposta a emergenza
Un solo numero di telefono, il 112, per richiedere l'intervento della polizia, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del soccorso sanitario e del soccorso in mare.
In Emilia-Romagna il servizio sarà attivo da domani, quando entrerà in funzione il numero unico europeo legato all'emergenza nei distretti telefonici con prefisso 051, che coinvolge prevalentemente la parte settentrionale della Città metropolitana di Bologna e il comune di Cento (Ferrara), e 0534, che coinvolge prevalentemente l'area di Porretta Terme, sempre nel bolognese.
Nelle prossime settimane il servizio sarà esteso
gradualmente a tutto il territorio regionale, con una copertura completa entro
il primo aprile 2025. L'attivazione del numero unico europeo 112, infatti, non
sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza
nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini,
dunque, potranno chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure
continuare a comporre i diversi numeri abituali.
La centralizzazione delle chiamate assicurerà, dal punto di
vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le
diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta
multilingue e l'accesso alle persone con disabilità, anche dell'udito.
"Noi miglioriamo ulteriormente la risposta
all'emergenza", conferma la presidente facente funzioni, Irene Priolo per
la quale "avere un numero unico garantisce una risposta immediata, oltre
alla geolocalizzazione della telefonata e alla risposta più puntuale
all'emergenza in corso". "Il tempo di risposta è 5 secondi nella
stragrande maggioranza dei casi, che corrisponde ad un solo squillo
telefonico", spiega il coordinatore della rete regionale dell'emergenza
118 Antonio Pastori chiarendo che "questa nuova piattaforma consente di
localizzare coloro i quali compongono uno qualsiasi dei numeri di emergenza già
attivi o lo stesso 112, attraverso un sistema che passa per un centro
interforze. L'obiettivo è avere la certezza di localizzare chi chiama e
migliorare i tempi di risposta delle centrali operative". Parole a cui fa
eco anche l'assessore regionale per le Politiche per la Salute, Raffaele
Donini, che spiega come "il numero unico 112 migliori ulteriormente i
nostri servizi di emergenza". (ANSA)
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