I provvedimenti dell’Autorità sono in linea con i principi espressi dal Consiglio di Stato nell’ordinanza del 22 dicembre 2022. Revocati invece i provvedimenti cautelari nei confronti di Hera e A2A.
informa:
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 29
dicembre, sulla base dei principi espressi dal Consiglio di Stato, ha
confermato parzialmente i provvedimenti cautelari emessi il 12 dicembre u.s.
nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie, sospendendo le sole
modifiche unilaterali delle condizioni economiche non in scadenza, in
violazione del Codice del Consumo e in contrasto con l’art. 3 del Decreto Legge
9 agosto 2022, n. 115 (cd. Aiuti bis),
convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022.
Tale ultima norma, come ritenuto dal Consiglio
di Stato, sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle
clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il
prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le
modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del
decreto stesso.
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza con cui
ha sospeso solo parzialmente il provvedimento cautelare emesso nei confronti di
Iren, ha circoscritto la portata dell’articolo 3 citato al solo “ius variandi per contratti che non siano scaduti
e non ai rinnovi contrattuali conseguenti a scadenze concordate dalle parti”.
L’Autorità ha, quindi, nei limiti esplicitati,
confermato i provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea
ed Engie sospendendo l’efficacia di tutte le comunicazioni di modifiche
unilaterali e/o rinnovo/aggiornamento/variazione delle condizioni economiche di
offerta di contratti a tempo indeterminato, prive di una chiara, effettiva e
predeterminata o predeterminabile scadenza.
Pertanto, in esecuzione del provvedimento
dell’Autorità, le citate società non potranno variare le condizioni economiche
delle forniture ai consumatori, ai condomini e alle microimprese che non hanno
una effettiva scadenza.
Entro cinque giorni, Enel, Eni, Edison, Acea ed
Engie dovranno comunicare all’Autorità l’avvenuta esecuzione dei provvedimenti
di sospensione.
In riferimento alle società Hera e A2A,
l’Autorità non ha ravvisato gli estremi per la conferma dei relativi
provvedimenti cautelari atteso che, sulla base dei documenti acquisiti, risulta
che le variazioni dalle medesime comunicate hanno riguardato offerte economiche
effettivamente in scadenza.
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