di Roberto Brusori
A Rioveggio è ritornato il mercatino di Borgo Cattani. Un appuntamento da
alcuni anni sospeso causa la pandemia, la cui riproposta ha voluto testimoniare che il Covid non è un
limite alla socialità e che il Natale è un diritto inalienabile.
Il Borgo si trova vicino al fiume Setta, quattro case testimoni di una
storia antica, fra le quali si trova un
mulino ad acqua, oggi fermo, ma ben conservato a testimoniare l’attenzione verso
le presenze che caratterizzano il Borgo e l’attaccamento alla ‘quattro case’, stuccate con i ricordi più cari e dai quali nessuno si vuole staccare.
Il borgo è stato ristrutturato rispettando la tipologia e l’architettura originaria e, ricco della sua semplicità, domenica scorsa, 12 dicembre, ha ospitato la ‘ festa grande’ .
L’antico caseggiato e stato addobbato con
attenzione e grazia, tanto da offrire al
visitatore la classica e apprezzata coreografia dei mercatini dei paesi nordici e la calda
atmosfera dell’attesa della Natività .
Sui banchetti si offrivano i
prodotti e i piatti tipici della tradizione culinaria montanara e oggetti e idee per regali natalizi. Inoltre anche
un pizzico di ‘internazionalità’ con la realizzazione e la mostra di presepi provenienti da tutto il mondo.
Domenica in cui il Borgo Cattani è parso il centro natalizio della valle del Setta e non solo, con una grande affluenza di monzunesi e di residenti delle zone limitrofe, disponibili ad assoggettarsi ai severi controlli green pass e alle costanti verifiche sul rispetto dell’uso corretto delle mascherine , indossate da tutti.
Una giornata di dicembre soleggiata ma fredda e tra uno spuntino e un vin brule' le famiglie hanno potuto passare una giornata in allegria e godere di
un bellissimo mercatino che nulla aveva da invidiare ai più noti dell’alta Italia.
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