venerdì 7 febbraio 2020

A Sasso Marconi festa di Sant'Apollonia

Domenica, 9 febbraio, ricorre la memoria della Santa Martire Apollonia, protettrice dei dentisti e dei sofferenti di mal di denti

di Giancarlo Giovagnoni

A Sasso Marconi, grazie al poeta e giurista Claudio Achillini, vissuto nel XVII secolo, possediamo un oratorio dedicato alla santa martire, patrona dei dentisti e di tutti coloro che soffrono di mal di denti.
L'oratorio a lei dedicato è fra i pochi monumenti storici del centro di Sasso Marconi, risparmiati dalla Seconda Guerra Mondiale. Innanzitutto viene spontaneo chiedersi chi fosse Sant'Apollonia e perché qualcuno ha voluto erigere in suo onore una chiesetta nel centro cittadino.
Ecco allora cerchiamo di procedere per gradi, iniziando prima di tutto a conoscere chi fosse questa santa martire del terzo secolo dopo Cristo.
Apollonia viveva ad Alessandria d'Egitto al tempo delle persecuzioni contro i cristiani ordinate dall'imperatore Filippo l'Arabo. E' lo storico Eusebio di Cesarea, nel terzo secolo dopo Cristo, a raccontarci nella sua "Historia Ecclesiastica" il martirio della Santa.
Eusebio narra che a seguito di una sommossa contro i cristiani promossa da un indovino di Alessandria, molti seguaci del Cristo subirono la flagellazione e la lapidazione. Nessuno fu risparmiato. I pagani saccheggiarono le case dei cristiani devastando tutto ciò che incontravano.
Fra i cristiani arrestati venne catturata anche la vergine Apollonia di età avanzata, anche se in seguito l'iconografia l'abbia sempre raffigurata come una giovane donna.
Durante l'arresto le strapparono i denti con una tenaglia massacrandole anche le mascelle. Non contenti del male arrecatole gli aguzzini, mentre bestemmiavano il Dio dei cristiani, decisero di bruciarla nel fuoco, ma Apollonia prontamente si divincolò da loro e lei stessa si gettò nelle fiamme, per mettere fine agli insulti che i carnefici rivolgevano al Signore.
Era l'anno 249 quando Apollonia ritornò alla casa del Padre. Il culto della Santa si propagò subito nella Chiesa già a partire dal primo Medioevo, prima in Oriente e poi in Occidente. Numerose furono le chiese a lei intitolate. Anche a Roma venne edificata una chiesa in suo onore nei pressi di S. Maria in Trastevere, chiesa oggi purtroppo scomparsa. La liturgia ne fa memoria il 9 febbraio. L'iconografia la mostra come una giovinetta che tiene in una mano la palma del martirio e nell'altra una tenaglia con stretto un dente, segno della violenza subita. Sant'Apollonia è venerata come patrona dei dentisti e delle malattie dei denti. Il suo nome deriva dal latino e significa colei che è sacra al dio pagano Apollo.
Perché un oratorio a lei dedicato a Sasso Marconi?
Forse non tutti sanno che a Sasso Marconi nel 1600 dimorava un personaggio molto importante per quell'epoca: era il poeta e giurista Claudio Achillini, professore di diritto presso l'Università di Bologna. Fu per un certo periodo anche segretario di mons. Alessandro Lodovisi poi eletto papa nel 1621 col nome di Gregorio XV. Non insegnò solo a Bologna, ma fu docente di diritto anche presso l'università di Parma.
Nel 1622 fu ammesso all'Accademia dei Lincei per il "molto illuminato suo intelletto in tutte le scienze. Claudio Achillini era anche poeta e oggi è soprattutto noto per aver scritto il sonetto: "sudate, o fochi, a preparar metalli", che Alessandro Manzoni riporta nel romanzo I promessi sposi.

Achillini amava ritirarsi qui a Sasso nella sua Villa, oggi ancora esistente e che tutti conoscono come Villa Fanti, posta in Via Helston proprio di fronte all'oratorio.
Anche a quei tempi purtroppo scoppiavano le pandemie, come avviene oggi con il coronavirus. Si trattava della peste bubbonica assai descritta sempre dal Manzoni nel suo romanzo I promessi sposi. Scampò il pericolo di ammalarsi e in segno di riconoscenza verso Santa Apollonia, alla quale si era rivolto per chiederle aiuto, fece edificare l'oratorio, che rappresenta ancor oggi uno dei pochissimi edifici antichi del nostro centro cittadino. Per evitare di mescolarsi con la gente, forse timoroso ancora di prendersi la peste, Achillini fece costruire una galleria che collegasse la villa all'oratorio così da recarvisi in tutta sicurezza per compiere le sue devozioni. La galleria purtroppo oggi non esiste più perché distrutta a causa dei lavori di ristrutturazione della via Helston.
Negli anni 80 l'antico oratorio di proprietà privata è stato donato dall'allora proprietario, l'ing. Monti, alla parrocchia di San Pietro che, grazie ai tanti aiuti pubblici e privati, ha potuto restaurarlo e a metterlo in sicurezza.
Purtroppo con il passare del tempo l'oratorio richiede ancora nuovi restauri. Il nostro parroco Don Paolo ha pertanto così
proposto di intervenire lanciando una raccolta di fondi per poter compiere i seguenti lavori: restauro del portale, interventi esterni vari di ripristino intonaco, verifiche lattonerie, opere provvisionali, tinteggiature, impianti di illuminazione, di riscaldamento e di amplificazione sonora, per una spesa totale di circa €. 50'000,00.
L'oratorio potrà così essere così abitualmente utilizzato sia per compiervi atti di culto, ma anche per mostre cittadine e per esporre i presepi della Città di Sasso Marconi.
Il Comune di Sasso Marconi, i soci dell'Emilbanca e la Pro Loco di Sasso Marconi si sono dichiarati disponibili a sostenere l'iniziativa promossa da don Russo.
Accogliamo anche noi l'invito di don Paolo e secondo le possibilità di ciascuno, doniamo anche il nostro piccolo contributo per nuovi restauri dell'edificio religioso. L'oratorio di Sant'Apollonia è un bene artistico di tutti che, come già detto, rientra fra la ricchezze storiche delle nostra comunità cittadina. Le radici di un popolo sono molto importanti e vale la pena mantenerle.

Don Paolo invita tutti i parrocchiani e non solo, domenica 9 febbraio 2020 alle ore 16.30 presso l'oratorio di Santa Apollonia, (Via Porrettana, accanto al Bar Prestigio, per ascoltare una breve presentazione storica del nostro antico monumento e per impartire ai Medici dentisti di Sasso Marconi e a tutti coloro che soffrono di mal di denti, che godono della speciale protezione di Santa Apollonia, la benedizione e l'unzione con l'olio benedetto.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto e la riconoscenza per Santa Apollonia martire, in via Helston, per par condicio, ci starebbe bene una lapide in ricordo di Ipàzia, che pure era di Alessandria d’Egitto nel IV secolo, filosofa, astronoma e matematica insigne, assassinata da “una folla di cristiani in tumulto”.

Anonimo ha detto...

Concordo con 13.52