Sabato 15 febbraio a Palazzo Pepoli dalle 10 alle 18
Valutare
il proprio rischio cardiovascolare, prevenire l’infarto con uno
stile di vita sano, affrontare un arresto cardiaco con semplici
manovre di rianimazione. Sono i temi al centro della giornata
dedicata al cuore, giunta quest’anno alla sesta edizione, in
programma domani, sabato 15 febbraio, dalle 10 alle 18, nella Corte di
Palazzo Pepoli, Museo della Storia di Bologna, in via Castiglione
8.
L’appuntamento rientra nella Settimana del Cuore promossa dall’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Fondazione per il Tuo cuore.
Medici e infermieri delle Cardiologie degli ospedali Maggiore, Bellaria, Bazzano, Bentivoglio, Porretta Terme e delle Cardiologie territoriali, effettueranno gratuitamente la rilevazione di colesterolemia, glicemia e dei principali parametri vitali con un semplice prelievo di una goccia di sangue dal dito.
Per tutta la giornata, inoltre, gli operatori sanitari daranno vita a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche per corretti stili di vita (attività fisica, alimentazione sana, stop al fumo). In contemporanea, istruttori di rianimazione cardiopolmonare della American Heart Association, dimostreranno, attraverso brevi training, come far ripartire un cuore, con o senza il defibrillatore. Quest’anno l’American Heart Association propone anche l’iniziativa Una gara per la vita, che metterà a confronto l’operato dei cittadini rianimatori. Giudice imparziale un computer che valuterà la qualità dei massaggi cardiaci eseguiti sui manichini.
E’ importante conoscere il proprio rischio cardiovascolare per attivare misure di prevenzione basate, principalmente, su sani stili di vita. Negli ultimi 10 anni, infatti, nel territorio bolognese, si sono notevolmente ridotte le persone colpite da infarto, da oltre 1.000 a poco più di 600. Ciò è avvenuto non solo grazie all’evoluzione delle cure ma, soprattutto, per la crescente attenzione avuta verso corretti stili di vita.
La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.
A tal proposito dal 2018 è attiva DAE RespondER, la prima App in Italia completamente integrata con la Centrale Operativa 118 per allertare i soccorritori volontari in caso di potenziali arresti cardiaci. Sono 2.006 i cittadini, a Bologna e provincia, che si sono registrati ad oggi, (8.341 in Regione). Nel 2019, nella provincia di Bologna, 66 cittadini allertati dalla App DAE RespondER si sono resi disponibili ad intervenire in casi di arresto cardiaco avvenuti in luoghi pubblici (264 in Regione). DAE RespondER censisce, inoltre, la rete dei defibrillatori semiautomatici, fornendo informazioni utili al reperimento, come ad esempio gli orari di disponibilità, e quindi all’utilizzo. Attualmente sono censiti 4.985 defibrillatori in Regione, di cui 761 nella provincia di Bologna, 223 a Bologna.
Le cardiologie dell’Azienda Usl di Bologna
Nel 2019 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito oltre 2 mila ricoveri in regime ordinario (700 dei quali per infarto miocardico o sindromi coronariche acute), 270 ricoveri in day hospital, 2.167 coronarografie e 1.120 angioplastiche coronariche (343 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le 300 cardiologie italiane), 258 impianti di pacemaker, 72 impianti di defibrillatore (19 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 235 studi elettrofisiologici, 224 ablazioni transcatetere (113 delle quali complesse) e 5 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra.
A livello ambulatoriale viene svolta un'attività di secondo livello, con la presa in carico di pazienti complessi provenienti da specialisti cardiologi del territorio e dai centri spoke cardiologici dell'Azienda, presso gli ospedali Bellaria, di Bazzano, di Bentivoglio, di San Giovanni in Persiceto e di Porretta. La nascita del Centro Stroke metropolitano all’Ospedale Maggiore ha generato, inoltre, un incremento della richiesta di esami finalizzati alla ricerca di possibili fonti cardioemboliche nei pazienti con stroke di origine incerta. Sono circa 60 mila le prestazioni ambulatoriali effettuate per pazienti non ricoverati.
La Cardiologia dell’Ospedale Bellaria nel 2019 ha gestito oltre 700 ricoveri, prevalentemente pazienti con scompenso cardiaco o dopo intervento cardiochirugico. Ha effettuato, inoltre, più di 5.000 sedute di Cardiologia Riabilitativa, nell’ambito di un programma dedicato alla cardiopatia postacuta, che ha l’obiettivo di far recuperare, alla persona cardiopatica, la propria autonomia. Il percorso si avvale di una équipe multidisciplinare composta da cardiologi, nefrologi, pneumologi, dietiste, psicologi e fisioterapiste.
La Cardiologia dell’Ospedale Dossetti di Bazzano è il riferimento cardiologico per il territorio di Casalecchio di Reno, Zola Predosa e Valsamoggia. Nel 2019 ha eseguito oltre 11 mila prestazioni ambulatoriali.
La Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio è il riferimento cardiologico per la pianura bolognese. Nel 2019 ha eseguito 1.000 ricoveri in regime ordinario, 81 ricoveri in day hospital, 156 impianti di pacemaker (118 primi impianti e 33 sostituzioni di generatore), 26 impianti di defibrillatore e 410 coronarografie. 206 angioplastiche coronariche sono state effettuate presso l’Emodinamica dell’Ospedale Maggiore.
E’ presente, inoltre, un ambulatorio di cardiologia pediatrica per i piccoli pazienti, ricoverati nella neonatologia dell’ospedale, e per i pazienti esterni. Nel 2019 sono state eseguite 501 visite cardiologiche pediatriche e 463 ecocardiogrammi-Doppler pediatrici per pazienti esterni. Sono state effettuate, inoltre, 36 consulenze cardiologiche pediatriche in pazienti ricoverati in neonatologia.
La Cardiologia di Porretta Terme svolge prevalentemente attività ambulatoriale ed è di supporto agli altri reparti e al Pronto Soccorso dell’Ospedale. Nel 2019 sono state eseguite 3000 ECG, 2000 prime visite cardiologiche, 700 ecocardiogrammi, 300 ECG da sforzo, 300 Holter ECG, 7000 controlli periodici sui pazienti trattati con farmaci anticoagulanti orali (TAO).
L’appuntamento rientra nella Settimana del Cuore promossa dall’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Fondazione per il Tuo cuore.
Medici e infermieri delle Cardiologie degli ospedali Maggiore, Bellaria, Bazzano, Bentivoglio, Porretta Terme e delle Cardiologie territoriali, effettueranno gratuitamente la rilevazione di colesterolemia, glicemia e dei principali parametri vitali con un semplice prelievo di una goccia di sangue dal dito.
Per tutta la giornata, inoltre, gli operatori sanitari daranno vita a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche per corretti stili di vita (attività fisica, alimentazione sana, stop al fumo). In contemporanea, istruttori di rianimazione cardiopolmonare della American Heart Association, dimostreranno, attraverso brevi training, come far ripartire un cuore, con o senza il defibrillatore. Quest’anno l’American Heart Association propone anche l’iniziativa Una gara per la vita, che metterà a confronto l’operato dei cittadini rianimatori. Giudice imparziale un computer che valuterà la qualità dei massaggi cardiaci eseguiti sui manichini.
E’ importante conoscere il proprio rischio cardiovascolare per attivare misure di prevenzione basate, principalmente, su sani stili di vita. Negli ultimi 10 anni, infatti, nel territorio bolognese, si sono notevolmente ridotte le persone colpite da infarto, da oltre 1.000 a poco più di 600. Ciò è avvenuto non solo grazie all’evoluzione delle cure ma, soprattutto, per la crescente attenzione avuta verso corretti stili di vita.
La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.
A tal proposito dal 2018 è attiva DAE RespondER, la prima App in Italia completamente integrata con la Centrale Operativa 118 per allertare i soccorritori volontari in caso di potenziali arresti cardiaci. Sono 2.006 i cittadini, a Bologna e provincia, che si sono registrati ad oggi, (8.341 in Regione). Nel 2019, nella provincia di Bologna, 66 cittadini allertati dalla App DAE RespondER si sono resi disponibili ad intervenire in casi di arresto cardiaco avvenuti in luoghi pubblici (264 in Regione). DAE RespondER censisce, inoltre, la rete dei defibrillatori semiautomatici, fornendo informazioni utili al reperimento, come ad esempio gli orari di disponibilità, e quindi all’utilizzo. Attualmente sono censiti 4.985 defibrillatori in Regione, di cui 761 nella provincia di Bologna, 223 a Bologna.
Le cardiologie dell’Azienda Usl di Bologna
Nel 2019 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito oltre 2 mila ricoveri in regime ordinario (700 dei quali per infarto miocardico o sindromi coronariche acute), 270 ricoveri in day hospital, 2.167 coronarografie e 1.120 angioplastiche coronariche (343 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le 300 cardiologie italiane), 258 impianti di pacemaker, 72 impianti di defibrillatore (19 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 235 studi elettrofisiologici, 224 ablazioni transcatetere (113 delle quali complesse) e 5 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra.
A livello ambulatoriale viene svolta un'attività di secondo livello, con la presa in carico di pazienti complessi provenienti da specialisti cardiologi del territorio e dai centri spoke cardiologici dell'Azienda, presso gli ospedali Bellaria, di Bazzano, di Bentivoglio, di San Giovanni in Persiceto e di Porretta. La nascita del Centro Stroke metropolitano all’Ospedale Maggiore ha generato, inoltre, un incremento della richiesta di esami finalizzati alla ricerca di possibili fonti cardioemboliche nei pazienti con stroke di origine incerta. Sono circa 60 mila le prestazioni ambulatoriali effettuate per pazienti non ricoverati.
La Cardiologia dell’Ospedale Bellaria nel 2019 ha gestito oltre 700 ricoveri, prevalentemente pazienti con scompenso cardiaco o dopo intervento cardiochirugico. Ha effettuato, inoltre, più di 5.000 sedute di Cardiologia Riabilitativa, nell’ambito di un programma dedicato alla cardiopatia postacuta, che ha l’obiettivo di far recuperare, alla persona cardiopatica, la propria autonomia. Il percorso si avvale di una équipe multidisciplinare composta da cardiologi, nefrologi, pneumologi, dietiste, psicologi e fisioterapiste.
La Cardiologia dell’Ospedale Dossetti di Bazzano è il riferimento cardiologico per il territorio di Casalecchio di Reno, Zola Predosa e Valsamoggia. Nel 2019 ha eseguito oltre 11 mila prestazioni ambulatoriali.
La Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio è il riferimento cardiologico per la pianura bolognese. Nel 2019 ha eseguito 1.000 ricoveri in regime ordinario, 81 ricoveri in day hospital, 156 impianti di pacemaker (118 primi impianti e 33 sostituzioni di generatore), 26 impianti di defibrillatore e 410 coronarografie. 206 angioplastiche coronariche sono state effettuate presso l’Emodinamica dell’Ospedale Maggiore.
E’ presente, inoltre, un ambulatorio di cardiologia pediatrica per i piccoli pazienti, ricoverati nella neonatologia dell’ospedale, e per i pazienti esterni. Nel 2019 sono state eseguite 501 visite cardiologiche pediatriche e 463 ecocardiogrammi-Doppler pediatrici per pazienti esterni. Sono state effettuate, inoltre, 36 consulenze cardiologiche pediatriche in pazienti ricoverati in neonatologia.
La Cardiologia di Porretta Terme svolge prevalentemente attività ambulatoriale ed è di supporto agli altri reparti e al Pronto Soccorso dell’Ospedale. Nel 2019 sono state eseguite 3000 ECG, 2000 prime visite cardiologiche, 700 ecocardiogrammi, 300 ECG da sforzo, 300 Holter ECG, 7000 controlli periodici sui pazienti trattati con farmaci anticoagulanti orali (TAO).
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