Il
Comune ha deciso di promuovere la lettura attraverso abbonamenti
omaggio alla rivista “Savena Setta Sambro” ai primi trenta che
porteranno un nuovo utente in biblioteca
di
Carmine Caputo
Il
Comune di Monzuno è uno dei pochi dell’Appennino a disporre
addirittura di due biblioteche, la biblioteca
Mario Marri di Monzuno e la biblioteca Giorgio Celli di Vado.
Il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune Ermanno Pavesi
ha deciso di lanciare un’iniziativa per promuovere la lettura e la
frequentazione delle biblioteche: i primi trenta iscritti che nel
periodo che va dal 17 febbraio al 18 aprile porteranno un amico a
iscriversi ai servizi bibliotecari, riceveranno in omaggio un
abbonamento alla rivista Savena Setta Sambro. Con l’occasione
il Comune ha intenzione anche di avviare una newsletter dedicata agli
iscritti, da affiancare alla pagina Facebook delle biblioteche che
oggi è seguita da circa 700 persone.
Il
direttore della rivista Daniele Ravaglia ha commentato in
merito: «Plaudo
a questa iniziativa che oltre a darsi l’obiettivo di portare sempre
più persone in biblioteca, permette ai cittadini di conoscere meglio
il territorio in cui si vive. La
rivista che verrà offerta in omaggio, infatti, tratta i temi della
storia, delle tradizioni della nostra gente con un focus particolare
sull'ambiente e la tutela dello stesso. Mi auguro che altre
amministrazioni, degli otto comuni dove noi operiamo, seguano
l’esempio».
Il
patrimonio bibliotecario complessivo monzunese è di 15 mila volumi a
Vado e 22 mila a Monzuno, che ha inoltre oltre 750 dvd a disposizione
dei cittadini. Le due biblioteche hanno anche uno
spazio per l’ascolto di musica e visione di film e postazioni per
navigare in Internet. A Monzuno oltre tutto sono stati installati i
ripetitori wifi per cui l’accesso a Internet con smartphone o
portatile è gratuito per tutti gli utenti. Le due biblioteche
sono attive soprattutto nelle attività rivolte ai più giovani:
quella di Vado in particolare nel 2018 aveva 199
iscritti minorenni e 31 adulti, e dei 1519
prestiti annui il 92% (1406
volumi prestati) erano libri per ragazzi. Un po’ più equilibrata
la situazione di Monzuno, dove i minori iscritti erano 187 e gli
adulti 253, per un totale di 2018 prestiti l’anno (1340 i libri per
ragazzi, pari al 66%).
Anche
sul fronte delle iniziative pubbliche lo sforzo verso l’utenza
scolastica è evidente: le classi delle scuole primarie e secondarie
partecipano a visite guidate per il prestito librario, oltre a
numerose visite per conoscere meglio le biblioteche. Anche le scuole
dell'Infanzia di Vado e Monzuno, in particolare i bambini dell'ultimo
anno, sono coinvolti iniziative pensate per loro. Va sottolineato che
questi risultati sono resi possibili anche grazie ad una
straordinaria squadra di volontari che garantisce l’apertura dei
servizi e la scorsa estate ha permesso di sperimentare anche le
aperture serali.
«A
giudicare dai dati, più che “porta un amico in biblioteca”,
questa iniziativa si sarebbe potuta chiamare “porta i tuoi genitori
in biblioteca”, visto che la maggior parte degli iscritti sono
bambini» commenta
Ermanno
Pavesi. «Il
lavoro sulle nuove generazioni è fondamentale perché avvicinarsi
alla lettura da giovani vuol dire proseguire poi quando si cresce. In
ogni caso l’obiettivo che ci dovremo è quello di aumentare la
frequentazione delle biblioteche e della fruizione del prestito da
parte anche di un pubblico adulto attraverso incontri ed eventi
rivolti ai meno giovani».
In
merito ai più lettori grandi, da sottolineare che la biblioteca di
Monzuno e quella di Vado aderiscono al servizio gratuito di prestito
circolante metropolitano che permette di richiedere, da una qualsiasi
biblioteca del circuito bolognese, il prestito dei volumi posseduti
dalle altre. Uno strumento prezioso soprattutto per studenti e
ricercatori che possono documentarsi facendo sì che siano i libri a
girare e non i lettori.
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