Riceviamo:
La
Giunta dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese desidera
condividere con i cittadini alcune considerazioni in merito
all’ordinanza emessa dal Ministero della salute di intesa con il
Presidente della Regione Emilia-Romagna, anche a seguito della
riunione tenutasi ieri sera presso la Prefettura di Bologna e delle
successive circolari interpretative da parte delle Regione
Emilia-Romagna. Ovviamente la materia è in continua evoluzione, per
cui forniremo eventuali novità che dovessero palesarsi.
1.
Le scuole saranno chiuse fino all'1 marzo incluso. Altre
informazioni, ad oggi, sono da considerarsi invenzioni prive di
fondamento. Eventuali novità in meritò saranno diffuse attraverso
i canali istituzionali
2.
Sono aperti i centri diurni, i servizi semiresidenziali, le attività
di preminente carattere sociale a sostegno e supporto delle persone
anziane e diversamente abili
3.
Nessuno è autorizzato a testare la presenza del virus con prelievi
a tampone a domicilio: prestate attenzione perché si tratta di
truffatori, spesso muniti di falsi tesserini AUSL, che ne
approfittano per introdursi nelle abitazioni
3.
Sulle attività sportive e corsistiche, sono sospese esclusivamente
quelle che prevedono l’afflusso di pubblico.
In
altre parole sono sospese quelle manifestazioni e iniziative che,
comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria
attività delle comunità locali: per esempio eventi e
manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale ed economica
come fiere e sagre, attrazioni e luna-park, concerti, eventi
sportivi che prevedano l’afflusso di numerosi spettatori come i
campionati, i tornei e le competizioni di ogni categoria e di ogni
disciplina. Sono sospese anche attività di spettacolo quali
rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, comprese le
discoteche e le sale da ballo.
Non
sono invece sospese le normali attività come i corsi di varia
natura o gli allenamenti sportivi.
In
generale possono invece rimanere aperti i luoghi dove si svolgono
corsi di varia natura come centri linguistici, centri musicali e
scuola guida, gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre
pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco,
eccetera), e in generale tutte le strutture a patto che non
prevedano aggregazione di pubblico o significative concentrazioni di
persone.
Non
sono previste chiusure di uffici, attività economiche, agricole,
produttive, commerciali e di servizio, compresi i pubblici esercizi
e le mense, ad eccezione, sempre legate alla presenza numerosa di
persona, di fiere, mercati straordinari, meeting e convegni. Non
sono sospesi gli ordinari mercati settimanali.
Non
si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili
e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle
diocesi della regione.
Rimane
l'opportunità da parte del gestore dei servizi sportivi o culturali
citati di interrompere il servizio a scopo cautelativo o per
l'impossibilità di garantirne l'organizzazione.
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