“ Il
progetto presentato al Comune per il riutilizzo dell'area commerciale
ex Consorzio Agrario del capoluogo prevede la realizzazione di un
market.” Lo ha precisato l'assessore di Sasso Marconi Gianluca
Rossi ( nella foto ) facendo così chiarezza e dando un punto fermo alle tante voci
che girano in paese riguardo a diverse ipotesi sulla tipologia
commerciale che approderà nel sito lasciato libero dal servizio di
viale Kennedy dedicato agli agricoltori. L'assessore aggiunge. “
L'area commerciale sarà la stessa utilizzata dal Consorzio Agrario e
cioè 1374 mq,” e aggiunge forse per rispondere a chi si aspettava
che con la chiusura del Consorzio fosse andata persa anche la
possibilità di utilizzare l'area come commerciale: “La
destinazione del luogo a commerciale era un diritto acquisito non più
contestabile quindi”.
In
questi giorni è stata anche approvata dalla maggioranza consiliare
una variante al Piano strutturale comunale presentata dall'assessore
Rossi. Approvazione che ha sollevato dei distinguo e delle critiche.
Achille Chillari ( nella foto ) del gruppo Dimmi sostiene: “ E' stata resa
applicabile una variante al Psc obsoleta che rischia di essere
incoerente con le nuove norme regionali che obbligano i Comuni ad
approvare il PUG (Piano Urbanistico Generale) entro gennaio 2021.
Non si capisce il perché l’Amministrazione corre ad approvare una variante aperta da tanti anni e mai conclusa”.
Non si capisce il perché l’Amministrazione corre ad approvare una variante aperta da tanti anni e mai conclusa”.
Rossi
difende con decisione la scelta e spiega. “E' vero che le tematiche
aspettavano una risposta da tempo, da oltre 10 anni. L'approvazione
della variante consente di definire alcune situazioni che lo
meritavano. Non sono favori ma programmazioni necessarie. Si è dato,
per esempio, un disegno definitivo all'area ex Arcotronics, in modo
da garantire la permanenza della Manz e quindi dei relativi posti di
lavoro. Inoltre il sito potrà ospitare altre presenze produttive
purchè di qualità. Infine la variante taglia il 60% della
potenzialità edificatoria residenziale ipotizzata in precedenza. La
scelta dà un assetto organico al sito, come pure si è fatto per
l'area dell'ex Metalplast, anche se purtroppo l'andamento del settore
immobiliare non fa presumere che si arrivi a un utilizzo completo di
quanto previsto”.
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