lunedì 4 febbraio 2019

Rientrato l'allarme piena del Reno, si fanno i conti con le gravi conseguenze


Anche gli alpini della Protezione Civile Casalecchio di Reno-Sasso Marconi all'opera per alleviare i disagi delle popolazioni coinvolte la tragica esondazione del fiume Reno a Castel Maggiore. Stelio Piccinelli scrive: “Stamane la squadra di PC del Gruppo Alpini Casalecchio- Sasso, sotto il coordinamento dell'ANARER, è intervenuta nelle zone colpite dall'esondazione del fiume Reno tra i comuni di Castel Maggiore e Argelato. Domani si replica”.


Le disgrazie non vengono mai sole. Dopo l'esondazione del fiume Reno in molti tratti della valle del Reno, un fronte franoso sulla Porrettana al km 30.2, all'altezza di Pavana mette, a rischio il transito dei veicoli sulla statale: Christian Taddei, consigliere di Sambuca Pistoiese, ha appena comunicato l'imminente chiusura della strada. Gli addetti stanno posizionando la cartellonistica: traffico leggero deviato sulla panoramica di Pavana (con semaforo), quello pesante invece su via Pracchia.
 

Nei prossimi giorni, compatibilmente con l’evoluzione della frana e delle condizioni meteo, sarà possibile definire modi e tempi di ripristino.
Mentre in alta valle si pensa ad attutire i danni della frana, e nella bassa bolognese si deve far fronte alla grave situazione dell'esondazione e degli sfollati, nella media valle del Reno, dove il fiume ha in più punti rotto gli argini inondando orti e sentieri vicini, c'è grande sgomento alla notizia che diversi cani che erano tenuti in recinti e capanne presso il corso dell'acqua sono morti travolti dalla piena. La veterinaria Myriam Muracchini ha avviato una sottoscrizione, diretta ai Comuni interessati dal passaggio del fiume Reno, che chiede ai sindaci di emettere ordinanze che vietino la detenzione di animali in prossimità di quelle zone pericolose“.
Nella pagina dove è stata lanciata la petizione si legge che già oltre 3.600 persone hanno firmato. Ci si propone di arrivare a 5.000.


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