Silvia
Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, diffonde i
dati dei rilevamenti ARPAE su 205 corsi d’acqua superficiali: nel
52% dei casi oltrepassate le soglie di qualità per la presenza
combinata del pesticida con il suo metabolita (Ampa).
Silvia Piccinini |
Riceviamo:
In
più della metà dei fiumi, torrenti e canali dell’Emilia-Romagna
monitorati durante il secondo semestre dello scorso anno i valori di
glifosato e Ampa (ossia il composto derivante dalla sua
trasformazione) hanno superato i livelli di guardia. I dati si
riferiscono ai campionamenti effettuati da giugno a dicembre del 2018
da ARPAE in 205 punti dislocati lungo tutto il territorio regionale e
hanno fatto registrare, nel 52% dei casi, dei valori oltre le soglie
di qualità per la combinazione proprio del pesticida con il suo
metabolita. Dati che di certo non si fanno più confortanti se si
prende come riferimento la presenza del singolo pesticida all’interno
dei corsi d’acqua superficiali. Il glifosato, infatti, è presente
oltre i valori considerati accettabili (0,1 microgrammi per litro)
nel 27% dei casi analizzati, mentre per l’Ampa (sempre 0,1) questa
quota schizza oltre il 78%. “Da questi dati appare chiaro come di
questa sostanza, il glifosato, potenzialmente
cancerogeno, se ne faccia un uso massiccio nella nostra regione
– spiega Silvia Piccinini – Sostanza che dai campi finisce nelle
acque, inquinandole e danneggiando gli organismi che vivono al loro
interno. Ci sono evidenze ed effetti accertati di tossicità, anche
grave, su diverse specie di pesci e molluschi. Tossicità aumentata
dalla compresenza con l’Ampa e coadiuvanti utilizzati nelle
formulazioni commerciali del prodotto. Effetti negativi che sono
stati osservati anche su alghe, rettili, uccelli, anfibi e mammiferi
terrestri”. Tra le province dove i campionamenti hanno fatto
registrare più casi di sforamento ci sono quelle di Rimini,
Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara ma anche a Bologna, Modena, Reggio
Emilia, Parma e Piacenza i casi non mancano (clicca qui per
vedere la mappa completa). “Soltanto qualche settimana fa gli
assessori Gazzolo e Caselli, pochi minuti dopo avermi fornito questi
dati, hanno diffuso un comunicato annunciando in pompa magna
che… l’acqua potabile è potabile! Si tratta
semplicemente di un fatto incontrovertibile e non una notizia, e ci
mancherebbe anche che non fosse così. Ma che questo oggi sia
“venduto” come fatto rilevante la dice lunga su quanto stiamo
giocando con il fuoco nell’inquinare il nostro ambiente. Peccato
però che nell’annunciare questa ovvietà la Giunta abbia omesso di
fornire i dettagli sulla presenza di questi elementi nocivi nei corsi
d’acqua della nostra regione” conclude Silvia Piccinini.
A questo link (
https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?mid=1UD4oY4-y9JICLMfaFOM0Zqc71tUWvsXi&ll=44.52924096158992%2C11.069370049999975&z=8) è possibile visionare la mappa degli sforamenti in Regione.
2 commenti:
Non ci posso credere, ma veramente?
Dai, ma come si fa?
Chi l'avrebbe mai detto?
.....e per bario e alluminio nessun'analisi?
Solo i terreni dell'appennino si salvano dal glifosato...ma non dai pessimi politici.
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