Silvia
Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, interviene
riguardo al caso delle violenze registrate all’interno della
struttura “il Fornello” di San Benedetto Val di Sambro.
Riceviamo:
“Sul
tema dei controlli nelle strutture che ospitano anziani come al
solito PD e Regione giocano allo scaricabarile cercando in tutti i
modi di tirare in ballo il Governo quando, invece, la struttura di
San Benedetto Val di Sambro è stata autorizzata
dall’AUSL, quindi dalla regione. Il ‘Fornello’, infatti, non è
una casa famiglia, come erroneamente è stato riportato fino ad oggi,
ma una comunità alloggio, regolata da normativa regionale che risale
addirittura al 2000. Per questo gli attacchi del PD a cui abbiamo
assistito ieri in aula, indirizzati addirittura anche
ai sindaci che hanno segnalato per primi alle autorità preposte
i maltrattamenti, sono semplicemente vergognosi. E per questo
noi, invece, vogliamo ringraziarli per quello che hanno e stanno
facendo”. A dichiararlo è Silvia Piccinini, capogruppo regionale
del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso delle violenze registrate
all’interno della struttura “il Fornello” di San Benedetto Val
di Sambro. “Questa struttura, vale la pena ricordarlo soprattutto
al partito democratico che finge di non saperlo, è una comunità
alloggio e non una casa famiglia, ed è previsto un
percorso autorizzativo diverso da quello che fino ad oggi è stato
raccontato dal presidente Bonaccini e dalla sua maggioranza –
spiega Silvia Piccinini – Percorso che nei fatti è stato
completato nel maggio del 2018 con la verifica dei requisiti
richiesti per questo tipo di attività e con controlli che pare non
abbiano evidenziato nulla. A questo punto viene da chiedersi
come mai l’AUSL non abbia rilevato nulla. Forse perché è la
normativa regionale ad essere lacunosa e carente. Tutto il
contrario quindi di quanto sostenuto fino ad oggi da PD e Regione,
che non è altro che mero sciacallaggio politico per non assumersi
nessuna responsabilità su quanto accaduto. Noi crediamo che la
situazione in questo tipo di strutture sia ampiamente migliorabile, a
partire dal tema dell’assistenza sanitaria degli ospiti. Per questo
depositeremo una risoluzione per chiedere alla Regione, visto che la
competenza è sua, di istituire la figura del medico geriatra per le
strutture residenziali per anziani non autosufficienti. In questo
modo si provvederà a prendere direttamente in carico gli ospiti non
autosufficienti delle strutture di un dato territorio instaurando
così una collaborazione fattiva con il personale delle strutture”
conclude Silvia Piccinini.
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