giovedì 14 febbraio 2019

L’Unione dell’Appennino bolognese ha aderito a SCUBO. Marco Mastacchi è il presidente.


Si chiama SCUBO, Servizio Civile Universale Bologna, l’associazione che coinvolge istituzioni e associazioni del terzo settore con l’obiettivo di valorizzare e gestire il servizio civile su tutto il territorio metropolitano

Riceviamo

L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha deliberato l’adesione all'Associazione senza fini di lucro denominata “SCUBO” (Servizio Civile Universale Bologna). L’associazione si è costituita ufficialmente il 24 gennaio: si tratta di un ente metropolitano per l'accreditamento all'Albo di servizio civile universale che avrà la propria sede legale presso la Città metropolitana e che vede come fondatori 55 enti pubblici e privati. SCUBO avrà come obiettivi la valorizzazione, la gestione e lo sviluppo, in tutto il territorio metropolitano, del “nuovo” servizio civile universale, e sarà dotato dei requisiti richiesti dalla normativa recente.
Il Servizio civile universale (Scu) è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio del bene comune, del territorio e della comunità. Si tratta di un'esperienza di lavoro volontario con forte valenza educativa e formativa, aperto a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni; dura tra gli 8 e i 12 mesi e prevede un impegno settimanale non inferiore alle 25 ore oppure un monte ore complessivo legato al progetto.
Durante l'Assemblea costituente sono stati eletti il presidente Marco Mastacchi per la Città metropolitana e i membri del consiglio: Arash Bahavar per ASC Insieme di Casalecchio di Reno, Linda Bonfante per l'Associazione Younet, Rossella Mariuz per l'Unione Donne Italiane UDI, Cristina Zambon per il Comune di Bologna.
L'idea di costituire SCUBO nasce dal Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile che, dopo un percorso di condivisione e confronto di oltre 10 anni, ha deciso di rinnovare la scommessa sul servizio civile dando vita ad una nuova unica associazione, a cui si sono aggiunti anche enti che per la prima volta si affacciano a questo mondo come l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese. In passato infatti i comuni della montagna si erano mossi in autonomia per seguire e promuovere progetti di servizio civile, mentre adesso tutto il territorio sarà coinvolto.
Il nuovo ente sarà titolare dell'accreditamento e farà da capofila per gli enti più piccoli per diffondere e sostenere il valore del servizio civile, nonché la “trasversalità” di ambiti che può ricoprire. Gli enti coinvolti in SCUBO, infatti, grazie alle loro differenti caratteristiche, saranno in grado di proporre progetti in ogni ambito previsto dalla normativa del Servizio Civile Universale.
«Credo che quest’associazione rappresenti un esempio di buona collaborazione tra pubblico e terzo settore: sarà più facile per i giovani interessati al servizio civile ottenere le informazioni e scegliere il progetto per cui fare domanda rivolgendosi a un unico ente» spiega il neopresidente Marco Mastacchi, che è anche sindaco di Monzuno «Per i comuni della montagna è una occasione importante sia per avvicinare i giovani a questa preziosa esperienza formativa e umana, sia per proporre progetti che permettano ai ragazzi di contribuire alla crescita del nostro territorio».
Il primo passo di SCUBO sarà l’accreditamento al nuovo Albo di servizio civile universale, grazie alla quale potrà presentare nuovi progetti di servizio civile. Sono previste inoltre campagne di comunicazione e promozione per far conoscere questa opportunità ai giovani, attività di formazione degli operatori, collaborazione con gli enti che li accoglieranno, valorizzazione delle competenze acquisite, monitoraggio delle esperienze.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Appennino bolognese Universale "Caput Mundi".