lunedì 9 luglio 2018

l'Amarcord di Gianni Pellegrini

'Un Cielo di Memorie' è il titolo che Gianni Pellegrini ha dato al suo libro tratto dai racconti che ha scritto per la pubblicazione storica locale Al Sas. Il titolo è significativo poiché l'autore, sassese di nascita, ha tratto i racconti dai ricordi di ragazzo dei Borghetti, quando il tratto di cielo che offriva la borgata era tutto il mondo per chi vi viveva . Il trasferimento in paese era un avvenimento, non parliamo poi di quello in città, a Bologna, una vera migrazione.

Pellegrini ( nella foto)  racconta dei suoi personaggi, conosciuti personalmente o attraverso i racconti dei 'più grandi', con un po' di nostalgia e con tanto affetto perchè attori di un mondo non lontano, ma tanto diverso da quello di oggi. Si viveva con il cuore in mano e con la solidarietà come compagna. C'erano lotte politiche e sociali espresse in confronti anche aspri, ma a tutto poi si poneva rimedio.
I racconti tratti da episodi di vita comune vissuta, quasi un passo del lungo cammino della vita, non hanno una fine, né una morale, appunto perché non portano al termine di un cammino di vita, sono appunto un passo in cui non si sa dove il piede andrà a cadere, se in un tratto di sentiero sterrato, se in una pozzanghera o su una strada ghiaiata . Si cercava una base sicura che la solidarietà di quei tempi sempre sapeva assicurare. Poi, il boom economico, una rivoluzione socio-economica e di costumi che tutto travolgerà . La gara del benessere impegnerà tutti in una corsa solitaria. Tutti diventeranno più egoisti, sazi della propria sufficienza e ebbri, quando si potrà usufruire anche del superfluo. Ciò porterà alla solitudine e la povertà diventerà una colpa da mascherare. Processo che trova nei social l'attuale massima espressione. Le persone non si incontrano, si parlano con il web. E il processo non è ancora finito.

Pellegrini, che ha ricoperto a lungo anche il ruolo di Sindaco di Sasso Marconi, parla di quando la bicicletta era un lusso di pochi e la sua tecnologia tanto 'povera' da imporre persino di scendere e spingerla per affrontare la non impegnativa salita del 'ghislir': Era comunque un grande passo avanti e consentiva di accettare lavori anche un po' distanti da casa. La fatica della salita sarebbe stata poi compensata dal veloce trasferimento in pianura e dal comodo ritorno quando la salita si convertiva in veloce discesa.
Ai giovani i racconti di Pelligrini sembreranno una favola e forse è bene per loro che la ritengano tale. Ma ai tanti che si lamentano dello stato attuale fa bene conoscere come si sapevano vivere quei periodi di povertà. 

Il libro di Pellegrini è già uscito dalla stampa. Sarà presto presentato e messo in vendita. Si dovrà fare attenzione poiché la tiratura è limitata e le prime 50 copie sono arricchite da una litografia originale di Raffaello Margheri.

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