Si
moltiplicano le mostre e le attività dell'artista sassese Maurizio
Osti ( nella foto) a riprova che il suo cammino espressivo ha preso una forte
velocità, confermando la vivacità del suo lavoro e il successo
raggiunto e testimoniato dai riconoscimenti numerosi che anche in
quest'ultimo periodo gli sono stati attribuiti.
Attualmente
sue opere grafiche sono presenti in più mostre prestigiose.
Innanzitutto
ha in corso a Modena la mostra 'Maurizio
Osti. Artista di caratteri, anche '
alla Biblioteca Civica Poletti, inserita nel Festival della Filosofia
e curata da Carla Barbieri e Pasquale Fameli. Anche Il Sole24 Ore,
nel domenicale del 10 settembre, ha pubblicato ' L’elogio della
Bellezza' per ben due volte con un ingrandimento tale da poter
leggere il testo composto con la FF Font da Osti disegnata ed esposta
in mostra dove sono presenti le applicazioni creative delle font non
pubblicate in catalogo.
La
mostra è visitabile fino al 5 gennaio.
Lybris |
Contemporaneamente,
una sua istallazione 'Libris' è all'esposizione de 'La
collezione d’arte dell’Assemblea Legislativa della Regione
Emilia-Romagna' con nuove donazioni, curata
da Sandro Malossini, visitabile fino al 20 novembre in ia Aldo Moro
50 di Bologna.
Inoltre,
insieme ad altri artisti della Scuola grafica bolognese, espone al
Museo del Patrimonio Industriale - Fornace Galotti per Il
Garamond ritrovato che
rimarrà visitabile fino al 31
gennaio 2018 in via della Beverara 123 Bologna.
Osti
è stato recentemente nominato socio
onorario dell'Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
(Aiap) e la tessera associativa gli è stata conferita in occasione
dell'Aiap design Per a Roma durante l'International Graphic Design
Week dal titolo 'Culture Visibili'. La cerimoniuia si è svolta nella
prestigiosa sede dell'Istituto Centrale della Grafica di Roma.
Nel
commentare l'importante traguardo e ringraziare per il prestigioso
riconoscimento, Maurizio Osti ha detto tra l'altro:
“Ognuno di noi è autore e l’opera, sia essa grafica o artistica,
condensa attraverso i linguaggi messi in essere processi culturali,
progettuali e critici, la relazione tra la nostra
soggettività e le esigenze della committenza”.
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