Riceviamo e pubblichiamo:
Il M5S ha presentato una risoluzione per chiedere
nuove misure per fronteggiare l’aumento di persone decedute sul lavoro. La
capogruppo Giulia Gibertoni: “I dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna
ci dicono che solo nei primi 4 mesi di quest’anno hanno perso la vita già 12
lavoratori. Subito sgravi per chi investe nella sicurezza”.
“Sulla sicurezza
sul lavoro si fa ancora troppo poco. Siamo la prima regione in Italia, se si
tiene conto della popolazione residente, dove avvengono più incidenti mortali
per chi lavora. Solo negli ultimi quattro mesi hanno perso la vita 12 persone. Quanto
ancora dobbiamo aspettare affinché la Regione attui una vera efficace politica
di sicurezza e prevenzione in materia di lavoro?”. In occasione della festa del
1° maggio il gruppo regionale del M5S torna a chiedere un impegno concreto da
parte della Giunta sul tema della sicurezza sul lavoro, vero tallone d’Achille
dell’Emilia-Romagna. Le statistiche, infatti, posizionano la nostra regione al
secondo posto per numeri di morti sul lavoro. Davanti a noi solo la Lombardia
che però ha una popolazione residente di gran lunga superiore. “Secondo i dati
raccolti dall’Osservatorio indipendente morti sul lavoro di Bologna, unico
organismo che riesce a monitorare in tempo reale gli incidenti mortali in tutta
Italia, visto che l’INAIL fornisce i dati ufficiali solo a distanza di anni –
spiega Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione – l’anno scorso in
Emilia-Romagna 52 persone hanno perso la vita mentre lavoravano, 12 solo nei
primi quattro mesi del 2015. Sono cifre inaccettabili, che non possiamo
continuare a guardare passivamente. Su questo tema, nonostante le dichiarazioni
di facciata della Giunta, facciamo troppo poco e lo facciamo anche male”.
Il M5S ha così presentato
una risoluzione per “promuovere
politiche regionali sulla prevenzione e la sicurezza mediante una più efficace
attività di comunicazione, informazione e assistenza, operando con il
coordinamento delle diverse istituzioni ed individuando azioni prioritarie nei
comparti lavorativi più a rischio, in particolare quelli non rilevati
dall’INAIL” e “ad intervenire nelle sedi di confronto della Regione con il
Governo nazionale per promuovere la detassazione degli utili per le aziende che
investono in sicurezza e una riduzione sostanziosa dei premi INAIL per le PMI
che investono in prevenzione, nonché un’inversione di tendenza verso una
cultura del risultato in termini di sicurezza, abbandonando quella oggi
dominante del mero adempimento”.
Il gruppo regionale del M5S vuole accendere i riflettori
anche sulla mancanza di attenzione e sicurezza nel settore agricolo, dove
soprattutto le morti causate dal ribaltamento dei trattori stanno avendo un
preoccupante aumento esponenziale. “L’Emilia-Romagna è la regione con il
maggiore numero di incidenti nel settore agricolo, dove in prevalenza gli
incidenti avvengono all’aperto e nella maggior parte dei casi riguardano chi si
trova alla guida di un trattore agricolo – aggiunge Giulia Gibertoni – Le
persone coinvolte in questo tipo di incidenti nel 44% dei casi hanno più di 65 anni, anche perché
a lavorare nei campi sono molto spesso persone anziane, proprietarie del
terreno, che non vogliono assumere personale e che preferiscono portare avanti
la propria attività da soli, sopravvalutando le proprie capacità e soprattutto sottovalutando
i rischi. Ecco perché questo tipo di incidenti, spesso mortali, non trovano
riscontro nei dati INAIL perché fuori dal monitoraggio dell’Istituto che si
occupa solo dei lavoratori in età lavorativa che versano i contributi
assicurativi. Con la nostra risoluzione abbiamo chiesto alla Giunta di attuare immediatamente
una specifica attività formativa in materia di sicurezza nel settore agricolo,
in particolare, sui rischi che derivano dall’utilizzo delle trattrici agricole.
Dobbiamo puntare su una formazione continua, che non coinvolga soltanto le
aziende con dipendenti, ma anche i coltivatori diretti sia in età lavorativa
che in pensione, visto che spesso sono proprio questi ultimi ad essere vittime
di incidenti”.
Il M5S, infine, rivolge un appello alle istituzioni
affinché il prezioso lavoro svolto dall’Osservatorio Indipendente di Bologna
sui morti sul lavoro non vada perso. “Nei mesi scorsi l’osservatorio ha deciso
di oscurare la propria attività per protestare contro l’assoluta mancanza di
attenzione delle istituzioni verso i temi della sicurezza sul lavoro – conclude
Gibertoni – Chiediamo che questa importantissima voce che a differenza
dell’INAIL tiene conto di categorie invisibili come le partite IVA e i precari,
non si spenga”.
1 commento:
Lovoro? Quale?
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