La parrocchia di Sasso Marconi si prepara a rendere
omaggio alla sua protettrice, La Beata Vergine del Sasso, con la tradizionale
processione che ogni 13 maggio rievoca il trasferimento della sacra immagine
dalle cavità della Rupe al Borgo, avvenuto più di due secoli fa.
Domani sera quindi, alle 20.15, ritrovo davanti all’edicola
mariana presso la Rupe, con il benvenuto a base di ‘ciambelle e bibite, offerte
dalla Bruna Zannini. Poi, dopo una preghiera, partirà la processione fino alla
chiesa con la statua conservata nel santuario.
La devozione verso la Beata Vergine del Sasso è
sempre stata molto forte negli abitanti di questo luogo e si è conservata nei
secoli fin dai tempi lontani in cui fra Giovanni da Panico, religioso del
tredicesimo secolo, pose una immagine della Madonna nelle caverne sotto la Rupe
perché fosse di protezione ai viandanti e alle popolazioni del circondario. Da allora
l’immagine è sempre stata venerata come dispensatrice di grazie e quindi invocata
per richieste di aiuto. Negli ultimi decenni, grazie alla costante ed energica
opera del parroco don Dario Zanini, questa devozione è stata conservata e
ravvivata. Il più rappresentativo simbolo di questa attività è stata la recente
realizzazione dell’edicola sotto la Rupe avvenuta con la collaborazione dell’amministrazione
comunale.
Antonio Brini davanti all'edicola mariana. |
I parrocchiani si sono subito fatti carico della
cura e conservazione di questa edicola. Sono molti coloro che dedicano un po’ di tempo a tenere in
ordine sia la parte circostante sia l’edicola
stessa. Fra questi il più assiduo è certamente
Antonio Brini che ogni giorno si reca davanti alla Madonna, porta fiori
e riordina tutto ciò che viene portato in omaggio dai fedeli. Brini vede in molti
segni la benevolenza che la Madonna del Sasso dimostra a chi le è devoto. Riporta
infatti diversi episodi e riferisce di numerose testimonianze riguardo a quelli
che lui giudica ‘autentici miracoli’.
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