domenica 24 maggio 2015

MARCO ROMANO 5 : LA CITTA’ COME OPERA D’ARTE



L’angolo di Marco Leoni

 
“NON  SI  DESIDERA  QUALCOSA       
  SE  NON  SI  AVVERTE
  LA  SUA  MANCANZA”
                           Platone


       COS’E’  SASSO  MARCONI ?

  UN  PAESE ?     UNA  CITTA’ ???   UN  PAESE  TURISTICO ??

Forse niente di tutto questo.
Un insieme di cinque frazioni che crescono nel tempo lungo 6/7 Km della statale Porrettana e due Km lungo la valle del Setta.
Sono: Borgonuovo, Pontecchio, Capoluogo, Fontana e Cinque Cerri.
Una  dispersione urbana  che non ha favorito una crescita omogenea e compatta come comunemente accade nei paesi tradizionali o nelle città.
Un luogo dalle molte   potenzialità inespresse   e dalle diverse   importanti occasioni sprecate.
Un paesaggio urbano che spesso  stride  col paesaggio naturale circostante.

Da un punto di vista ambientale, naturale e paesaggistico è sicuramente il luogo più bello della provincia di Bologna.
Questo l’avevano già capito nei secoli scorsi quei ricchi notabili bolognesi che scelsero, per le loro residenze estive, gli angoli più interessanti sotto l’aspetto paesaggistico del nostro territorio, dandogli quell’incremento di valore di cui ancora oggi possiamo godere.
Sono   perle   seminate un po’ a macchia di leopardo che possiamo incontrare nell’ambito del comune.
Sto parlando di :
 Palazzo de’ Rossi,  complesso incantevole dove si percepisce L’INTENZIONE  ESTETICA  dei costruttori e che mi auguro possa trovare un’adeguata destinazione d’uso anche nella parte del borgo, magari nel settore della gastronomia e dell’accoglienza.
Il borgo di Colle  Ameno, ideato nel ‘700 dal senatore bolognese Filippo Carlo Ghisilieri, rappresenta l’esempio di un progetto urbanistico estremamente innovativo per quei tempi. La sua ristrutturazione fatica, da un lato a trovare un completamento per ragioni finanziarie, mentre dall’altro, per complesse ragioni normative e burocratiche, non è riuscito a mantenere la sua vocazione legata alla  scienza e all’arte  che l’avrebbe, in quel caso, sicuramente reso un polo di grande attrazione per Sasso Marconi. (Occasione sfumata).


Villa  Griffone  col mausoleo di Marconi il cui nome completa quello del paese e lo identifica appunto con il padre della comunicazione. ( Su Marconi ci sarebbero molte cose da dire, purtroppo per ragioni di spazio non posso affrontarle in questa circostanza).

Villa  Quiete  di  Mezzana, luogo paradisiaco immerso in uno splendido castagneto secolare.
 
  Villa  Achillini,  Villa  Melara,  Villa  Francia, Palazzo  Sanuti  sono altrettante architetture di notevole interesse.





Altro luogo di grande fascino
Il  borgo  della  Torre  di  Iano
Immerso nel verde con bella casa padronale e alcuni edifici in sasso  di  pregevolissima fattura.





UN  ESEMPIO  DI
RARA  BELLEZZA



    



JANO :

   SAPORE  DI  PROVENZA
  con  orizzonte  da sogno
Poi ci sono  LE  BELLEZZE  paesaggistiche e ambientali di cui vi presento solo alcune foto per comprenderne, anche se probabilmente non ce ne sarebbe bisogno in quanto tutti noi le conosciamo perfettamente, il loro  GRANDE  VALORE.



SPLENDIDA
SCULTURA NATURALE DEL CONTRAFFORTE






I  PRATI  DI  MUGNANO CON SULLO  SFONDO  LA RUPE  E  LE  SPLENDIDE  COLLINE  CHE CIRCONDANO  AMOREVOLMENTE  IL  NOSTRO  PAESE.










 LA  RUPE  SIMBOLO  NATURALE  IDENTITARIO
 POTENTISSIMO






Ho presentato in questa occasione quanto di bello è stato fatto sul nostro territorio, sotto l’aspetto architettonico, dai ricchi notabili bolognesi dei secoli scorsi e di quanto la natura sia stata generosa nell’offrirci tanta bellezza come se nei nostri confronti avesse voluto esercitare una vera e propria  INTENZIONE  ESTETICA.






DA  PARTE  NOSTRA  IL  MERITO  DI  AVERLA  SAPUTA  SALVAGUARDARE.

Fine 1^  parte… prossimo appuntamento: il paesaggio urbano costruito dai contemporanei.

Domenica  7 giugno 2015.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Marco fermati a quello che hanno costruito nel passato.....non muovere il coltello nella piaga!
Il bello non è per tutti.........

Anonimo ha detto...

Grazie per aprirci gli occhi, della meravigliosa vista di strutture che abbiamo appena dietro all' angolo e che non vediamo nonostante tutto.
Grazie 1000 ci passo davanti tutti i giorni e non vedevo queste meraviglie. Questa si che si può definire bellezza da guardare.
Cari sassesi imparate a considerare e guardare con altri occhi quello che vi appartiene, si sa l' italiano è abituato a screditare ciò che gli altri vorrebbero avere.