martedì 12 maggio 2015

Castel d’Aiano. Simulano il furto e rimediano una denuncia.




L’ingenuità non paga, soprattutto se si esperimenta il furto. Lo testimoniano alcuni ‘furfantelli’ di Castel d’Aiano, paese in cui i Carabinieri hanno denunciato sei italiani incensurati, un 60enne nato in provincia di Modena per simulazione di reato e appropriazione indebita continuata e altri cinque, un 67enne, un 61enne, un 57enne, un 58enne e un 39enne, per acquisto di cose di sospetta provenienza.
Il 19 aprile scorso, il proprietario e il locatario di un appartamento a Castel d’Aiano si sono recati dai Carabinieri per denunciare un furto. L’inquilino, il 60enne modenese, riferì che, alcuni giorni addietro, qualcuno si era introdotto illecitamente nel garage di servizio all’immobile a lui locato, e aveva rubato due vecchi ciclomotori, due biciclette e altri utensili da officina del proprietario dell’immobile, originario di Bologna. I Carabinieri provvidero subito per un  sopralluogo e con sorpresa notarono  che il portone in ferro del garage era stranamente intatto. Per rafforzare la tesi del furto, il 60enne avanzava delle ipotesi investigative dicendo che i malviventi si erano introdotti nel locale utilizzando una chiave passepartout.
Il 27 aprile, i Carabinieri un cittadino del luogo informò i Carabinieri di aver rinvenuto due ciclomotori abbandonati in via Don Giovanni degli Esposti. Trattandosi degli stessi ciclomotori rubati la settimana prima e non avendo trovato altri elementi di rilevo per procedere contro ignoti, i militari cominciavano a maturare dei sospetti che il 60enne avesse architettato tutto, all’insaputa del proprietario dell’immobile, estraneo ai fatti. Invitato a fornire maggiori dettagli sull’accaduto, il 60enne confessava di essere l’autore del furto, affermando di aver venduto gli oggetti a due conoscenti, poi identificati in un 61enne e 57enne di Castel d’Aiano. Quest’ultimi, sentiti dal personale dell’Arma di Castel d’Aiano ammettevano le proprie responsabilità, in particolare, il 61enne precisava di aver abbandonato i due vecchi ciclomotori in via Don Giovanni degli Esposti e il 57enne, ancora in possesso della refurtiva, restituì due biciclette. Gli altri oggetti rubati sono stati trovati nella disponibilità di altri tre hobbisti appassionati di oggetti vecchi che sono stati identificati in un 67enne, 58enne e 39enne, tutti di Castel d’Aiano, tranne l’ultimo residente a Bologna. Quanto rinvenuto è stato restituito al legittimo proprietario.


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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