E’ stato organizzato per domani, martedì 8 ottobre,
alle 20.30, nella sala della biblioteca comunale di Vergato, un incontro per
illustrare il ‘piano conoscitivo e il documento preliminare al PSC (ex piano
regolatore) dei comuni di Vergato e di Marzabotto.
L’assemblea è finalizzata a mettere a confronto i
tecnici incaricati e i politici coinvolti con i residenti, le associazione e il
mondo imprenditoriale.
E’ stata aperta il 19 settembre la
‘conferenza di
pianificazione’ prevista dalla legge per l’esame del documento preliminare e del
quadro conoscitivo predisposti dalle amministrazioni comunali di Vergato e Marzabotto, propedeutici al nuovo PSC. I due
comuni hanno infatti deciso di disegnare insieme la nuova pianificazione che
organizzerà e ordinerà i due comuni per il prossimo ventennio.
Roberto Farina |
Rebecca Pavarini |
I due documenti sono stati presentati in consiglio
comunale congiunto tra i due comuni a Vergato martedì scorso dai progettisti, Ingegner Roberto Farina e architetto
Rebecca Pavarini, alla presenza dei sindaci e degli assessori all’urbanistica.
Valerio Bignami |
Abbiamo incontro l’assessore di Marzabotto Valerio
Bignami per chiedergli sullo ‘stato dell’arte’ ?
“Il
documento preliminare individua le linee direttrici che le amministrazioni
propongono per l’adozione del PSC che sono : recupero del patrimonio edilizio
esistente, riqualificazione dei centri
urbani più significativi, rigenerazione del territorio”.
In pratica cosa succederà a Vergato e a Marzabotto ?
“Verranno
riconsiderate tutte le previsioni edificatorie non attuate in prospettiva di
una ridefinizione anche localizzativa di insediamenti che negli ultimi anni non
sono stati realizzati”.
Quindi
crescita zero ?
Sostanzialmente
sì, in quando i flussi demografici degli ultimi 10 anni individuano in poco più
di 700 alloggi la necessità di abitazioni per i prossimi 15 anni. Gli attuali
piani regolatori dei due comuni prevedono ancora la possibilità di edificare circa
600 nuovi appartamenti. Da questi dati emerge chiaramente che si può
considerare un nuovo piano regolatore a crescita zero”.
Allora a che cosa serve la nuova pianificazione ?
“Serve
a riqualificare l’intero territorio ed assumere provvedimenti che incentivino
gli interventi sui fabbricati esistenti migliorando la qualità urbana in
generale e dell’abitare in particolare. Gli obiettivi sono:. creare le
condizioni affinchè le persone permangano nel territorio rurale, con la
possibilità di trasformare l’esistente non più funzionale all’attività
agricola. Operare ampliamenti sull’esistente abitativo, prevedere
infrastrutture migliorative per i residenti. Nei territori urbani, elaborare un
disegno progettuale cui ricondurre tutti gli interventi che i singoli proprietari
potranno effettuare negli anni, soprattutto in riferimento agli spazi e ai
servizi pubblici. In poche parole abbandonare la logica del lotto edificabile
con l’applicazione di determinati indici e ambire alla progettazione di un
disegno di città più aderente alle esigenze dei cittadini e delle loro
aspettative. Un disegno della città non più elaborato da accademici
professionisti e ‘soloni’ dell’architettura, ma dai cittadini stessi che
confrontandosi con l’esigenza dei tanti potranno dare indicazione preziose e
reali”.
Anche Sasso Marconi ha fatto una grande indagine
conoscitiva chiamando ad esprimersi e a dare suggerimenti le associazioni e i
singoli cittadini, per poi disattendere in pino le indicazioni ricevute. La
vostra è una realtà o è un uno specchietto per le allodole ?
“Non
è la nostra una ricerca di consenso, ma una vera e propria esigenza di
conoscere nello specifico non solo le esigenze dei singoli, ma anche i sogni
che a volte si danno per irrealizzabili. La partecipazione non va solo offerta ma
va continuamente provocata e ricercata. L’esperienza di questi primi mesi di discussione sulle tematiche urbanistiche
ha dimostrato che i cittadini molte volte esprimono valutazioni innanzitutto di
interesse generale e in subordine personale”.
Assessore, l’attendiamo alla prova dei fatti e non
dimenticheremo di seguirla per aggiornarci sul processo in corso.
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