lunedì 14 ottobre 2013

Sperticano ha ricordato il suo eroico sacerdote, don Fornasini.


Lapide delle vittime.

Di Gian Paolo Frabboni.

Ieri, giornata in cui ricorreva l’anniversario della morte di Don Giovanni Fornasini, si è celebrata una funzione religiosa nella chiesa di Sperticano, cui ha partecipato, per rendere omaggio all’eroico sacerdote,  anche l'attuale Sindaco di Marzabotto Romano Franchi
Ha presieduto la concelebrazione eucaristica Mons. Alberto Di Chio accompagnato dai sacerdoti Don Zaccanti e Don Busi.
E' questa una data che ogni anno viene ricordata in memoria di questo amato sacerdote, definito "l'Angelo di Marzabotto" per i numerosi e importanti interventi che ebbe a compiere a favore dei suoi parrocchiani e di tutta la popolazione.
 
Chiesa di Sperticano
Recentemente ho ritrovato un documento che l'ex Sindaco di Marzabotto Andrea De Maria  ritenne di particolare importanza per la conoscenza esatta degli eventi che a partire dal giorno 29 settembre 1944 funestarono l’intera zona di Monte Sole. Infatti il Segretario Comunale dell'epoca rag. Agostino Grava relazionò al Prefetto come avevano agito i loro amici-camerati-combattenti-nazifascisti, nei confronti della popolazione locale”.
E' impensabile, oggi, immaginare come un alto funzionario fascista abbia potuto narrare con dovizia di particolari quegli episodi crudeli, truculenti e violenti, a rischio della propria incolumità. Anche don Giovanni venne rastrellato dalle SS il 29 settembre del ‘44 e gli furono concessi 5 giorni di permesso, poi prorogati a 10, per seppellire i morti.
Quindi la sua morte avvenuta il 13 ottobre, corrisponde a quanto avevano programmato e riferito i Tedeschi.
 
Interno della chiesa
Il Sacerdote tenne  segreto anche ai suoi famigliari quello che aveva capito essere il suo destino imminente, pur essendo conscio che i giorni di vita che aveva  dinnanzi erano pochi.
Poteva allontanarsi, come gli era stato spesso suggerito. Rimase al suo posto, accanto ai fedeli che gli erano stati assegnati e il giorno 13 ottobre, si allontanò da Sperticano per presentarsi al suo carnefice: l'ufficiale che lo attendeva a San Martino.
 
La relazione, mi disse il sindaco  Andrea De Maria, "accresce ulteriormente le virtù eroiche di don Giovanni e quindi va resa pubblica."

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