Domani, lunedì 14 ottobre, alle 20.30. nella sala del ristorante ‘Vecchia Roma’,
di Tignano-Roma di Sasso Marconi
verranno illustrate le possibili soluzioni per superare le difficoltà di
connessione a internet, di ricezione dei segnali Tv e telefonia mobile, a Mongardino,
Lagune e Pontecchio ‘alta’ . Illustrerà le ipotesi operative l’Assessore
all’Informatica di Sasso Marconi, Massimo Masetti (nella foto).
18 commenti:
ma è stato invitato qualche rappresentante delle aziende telefoniche? lo chiedo per curiosità..
Di comune accordo con i rappresentanti della Consulta di frazione Tignano Roma e di alcuni cittadini sensibili al tema, questo primo incontro non prevede la presenza di operatori telefonici o delle telecomunicazioni. Se l'assemblea lo riterrà opportuno verranno organizzati altri incontri e si deciderà chi invitare.
Massimo Masetti
Assessore ai Servizi Sociali, Sanità, Infromatica e Protezione Civile
http://www.lepida.it/cosa-facciamo/reti
il comune di sasso marconi, socio con un euro insieme agli altri comuni della regione emilia romagna ela regione emilia romagna socia la 98,845 devono frustare i cavalli e sbrigarsi ad eliminare questa stortura. Il resto per me sono chiacchere. Se i cittadini e le imprese già pagano fior di tasse, a questi va assicurato questo servizio essenziale.
Ma come sempre ci si deve arrangiare con altri propri mezzi.
ok ringrazio l'Assessore per la risposta.
la mia curiosità era dovuta anche al fatto che in 12 anni di lavoro presso una azienda telefonica non sono mai stato invitato a nessuno di questi incontri.
è un peccato perché a volte già esisteva la soluzione del problema senza che nessuno avesse mai posto il problema.
peccato anche che ormai io sono fuori dal giro. saluti a tutti.
http://www.comune.marzabotto.bo.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=17277&idCat=17370&ID=22865
ecco come si fa
cosa vuol dire :ecco come si fa?
coprire un centro abitato con sistemi wi-fi o coprire un territorio come è la valle dell'olivetta non è affatto la stessa cosa...
senza contare le scene isteriche che si vedono ogni qual volta spunta un antenna..
allora va sul sito della gazzetta ufficiale e si scarica il decreto primo ottobre 2013. gazzetta ufficiale n.244 del 17.10.2013.
se no rimanete con le tavole di mosè. pare che questo è ciò che piu' vi si attaglia.
per il wi fi comunque esistono le antenne piccole da installare negli edifici o sui pali della luce. non sono invasive.
Ripeto, paghiamo con le tasse lepida. e questa deve ripeto deve adempiere alla sua missione.
http://www.mutinanet.com/albovergato/2013/docs/2013AREA20208D.PDF
http://www.helpconsumatori.it/new-media/tlc/italian-digital-agenda-forum-cia-colmare-digital-divide/74544
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/21/agenda-digitale-letta-siamo-in-ritardo-ue-litalia-prenda-sul-serio-internet/751476/
ripeto:coprire la piazza di marzabotto e coprire la valle dell'olivetta sono due cose completamente differenti.di impianti a bassissima potenza e antenne "nascoste" come quello di marzabotto ce ne vogliono 50 per coprire la valle dell'olivetta..
PRESUPPONENDO che in quella valle si possa già utilizzare il telefono cellulare grazie ai ripetitori esistenti, credo, come già succede in altri ambiti che su quei tralicci si montare la parabolica wi fi e su ogni immobile esistente sulla valle i mini ripetitori.
si anonimo delle 20:43 quello che tu dici è giusto ma non è cosi'banale da realizzare come sembra.
intanto anche la telefonia cellulare ha bisogno di altre stazioni radio base (NON si chiamano ripetitori..si chiamano stazioni radio base) perché l'unica che c'è,poverina,fa quello che può.
(unica nel senso che nello stesso posto ci sono Vodafone e H3G e non molto distante da queste Wind)
e poi i gestori telefonici sarebbero disposti a ospitare sui propri pali un qualcosa che gli fa concorrenza? non gratis comunque.
infatti in molti altri posti a fianco del palo dei gestori hanno messo un altro palo con i sistemi wi-fi.si ha sempre a che fare con costi che difficimente vengono ammortizzati.
allora le criticità diventano due.
1) si alle SRB ma non a casa mia
2) si alle SRB ma chi paga?
Allora continueranno ad andare bene le tavole di mosè.
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/23-ottobre-2013/infostrada-wind-tilt-black-out-emilia-romagna-2223533092467.shtml
accipicchia questi hanno sbagliato come me.
penso che sia ora di dire quello che e'successo negli ultimi anni all'interno delle compagnie telefoniche,tutte.cosi'possiamo spiegarci perchè dobbiamo abituarci ai disservizi.
1)delocalizzazione delle sale controllo e sale regia in romania e altrove (dicono che un ingegnere rumeno costa meno e rende di più,salvo il fatto che anche là hanno assunto NON i più bravi ma quelli più economici)e quindi il controllo degli apparati di rete è passato in mano a persone INCOMPETENTI.I tecnici italiani sono stati mandati a spasso ma il telegiornale non può dirlo.Sto parlando NON dei call center,quelli erano già in romania da anni,ma delle persone che dovrebbero controllare e mantenere la rete.
2)esternalizzazioni (leggi:licenziamenti mascherati)del personale che da un giorno all'altro si è trovato ad essere non più dipendente dell azienda telefonica ma di altre aziende subappaltatrici che si dibattono tra esuberi,mobilità,mobbing e quant'altro possa servire a rendere il loro posto di lavoro un inferno per indurli al licenziamento spontaneo per diperazione.
3)sostanziosi e fantasiosi tagli di stipendio,trasferte e rimbosi per chi ha avuto la fortuna di non essere "esternalizzato" in altre aziende.tranne i dirigenti,s'intende..
4)cambio di mentalità imposto dalle dirigenze aziendali,per tutti:guai se ti dai da fare, non è tuo compito pensare,a pensare ci siamo noi.
fine prima puntata.
chissà se queste cose prima o poi le sentiremo al telegiornale...
a proposito di marzabotto : sul sito internet arpa l'impianto sul comune è censito come TETRA non come wi-fi.
se è cosi'non ha niente a che vedere con internet ma è una stazione radio base per il servizio TETRA ovvero un impianto ad alta potenza per fare funzionare le radio portatili dei vigili urbani e altri servizi di pubblica utilità
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