Foto CC di Bologna |
Da Ferrara a
Bologna per una dose di droga fornita da
‘spacciatori’ di professione. Questo in sostanza la deduzione dei Carabinieri
del Nucleo Operativo di Bologna che
hanno arrestato ieri mattina tre tunisini di 22, 20 e 18 anni per spaccio
di sostanze stupefacenti in concorso. I militari, in via San Vitale per
servizi di controllo di routine, sono
stati insospettiti dal comportamento di un uomo sulla quarantina che camminava
nervosamente davanti all’entrata di un palazzo, come se stesse aspettando di
essere ricevuto da qualcuno. Il portone si è aperto e il soggetto, dopo essersi
guardato attorno, è entrato nell’androne dello stabile ed è uscito pochi
istanti dopo, dirigendosi a passo svelto verso porta San Vitale, dove aveva
parcheggiato l’auto. I Carabinieri, sospettando una cessione di sostanza
stupefacente, lo hanno fermato e perquisito. L’uomo, 40enne, incensurato,
residente a Ferrara, è stato trovato in possesso di un involucro con 0.4
grammi di eroina bianca. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e
l’uomo è stato segnalato alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90.
Mentre
redigevano gli atti, i Carabinieri hanno notato che altre due persone, sulla
ventina, sono entrati nell’androne dello stabile. A quel punto i militare hanno
voluto capire bene cosa stava succedendo’. E’ scattato il blitz e i due
soggetti sono stati sorpresi mentre stavano discutendo con un ragazzo che indossava
ciabatte infradito. Questi, alla vista dei Carabinieri, si è portato una mano
alla bocca e ha deglutito qualcosa di
sospetto, ma le radiografie cui è stato sottoposto all’ospedale Maggiore non
hanno rilevato nulla. Il giovane, 22enne tunisino, è stato trovato in possesso
di un mazzo di chiavi, ma, come da lui sostenuto, non di un appartamento di
quel palazzo. Ma i militari, cominciando dal piano terra, hanno controllato
tutte le abitazioni verificando tute le serrature degli appartamenti e hanno finito
per scoprire che il giovane aveva mentito: un porta del secondo piano dello stabile si apriva proprio
con quelle chiavi. All’interno del locale vi erano altri due giovani nord
africani, il 20enne e il 18enne, che stavano aspettando il loro connazionale.
La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire, dentro un cassetto di
un mobile, 36 involucri di cellophane , di cui 34 confezionati in un modo
comunemente detto ‘da ingoio’ e due termo saldati che contenevano 16.50
grammi di eroina bianca. Sono stati trovati anche 855 euro in
contanti. I tre tunisini, noti per i loro precedenti di polizia, si trovano
nelle aule giudiziarie di via Farini, in attesa di essere giudicati col rito
direttissimo. Il 22enne dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico
ufficiale.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
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