giovedì 6 giugno 2013

Demolizioni di costruzioni abusive a Sanguineda


Andrea Defranceschi

Terremoto a Sanguineda. A generare il panico non sono però le tensioni della crosta terrestre, ma le ruspe che abbattono strutture in muratura risultate abusive. Il Comune di Vergato ha dato seguito ai risultati dei sopralluoghi  effettuati dalla polizia comunale e dai Carabinieri e ha dato esecutività a  sette ordini di demolizione di box, pollai e rimesse per attrezzi.

Fra coloro che hanno sollecitato le autorità preposte  perché si arrivasse alla normalizzazione a Sanguineda,  il consigliere regionale del M5S Andrea Defranceschi: “Si è aperta la prima falla nella diga e spero che si vada avanti. Per ora si tratta di ‘piccole costruzioni’, persino pozzi in casa realizzati nascostamente », commenta il consigliere al verificare che i trasgressori hanno aderito all’ordine di demolire e hanno messo mano a picconi e badili. “Sarebbe interessante sapere come mai nessuno aveva mai visto gli abusi o le irregolarità edilizie, fino a quando non sono arrivate le denunce,”  commenta Defranceschi che ricorda: “L’inchiesta continua. Perché si stanno ancora studiando le carte dei permessi edilizi, delle sanatorie che vanno messe a confronto con vari provvedimenti di salvaguardia della zona collinare sopra Pioppe di Salvaro. Alcune abitazioni sono salve avendo avuto condoni validi, ma altre sono anch’esse a rischio. In tutto o in parte sono state costruite senza titolo edilizio o con un permesso che si limitava a opere che poi sono state ampliate a piacimento. In quelle colline, ci sono case che sono come dei “trenini”, una stanza dopo l’altra costruite nel tempo.  Ci sono case che erano di legno e che poi sono state rifatte in muratura, ma lasciando il legno all’interno al posto dell’intonaco. Oppure costruzioni nate da una semplice roulotte, alla quale si è aggiunta una capanna e così via”. Il consigliere continua:  “ C’è  poi il nodo dell’acquedotto di Hera previsto da un piano di sviluppo rurale e che dovrebbe essere finanziato dalla comunità europea. Potrebbe avvenite che la nuova rete  serva anche edifici abusivi e ciò ha consigliato ad Hera di chiedere ai proprietari  la dichiarazione sulla regolarità delle abitazioni che si allacciano all’acquedotto. Evidentemente perché, in caso di abuso rilevato, le responsabilità finanziarie e legali ricadono sul proprietario ‘mentitore’.  I carabinieri stanno infatti esaminando anche le carte di questa operazione per vedere se tutta la trafila per portare l’acqua è stata regolare, proprio perché la comunità europea non può finanziare opere di cui potrebbero usufruire anche proprietari abusivi”.

24 commenti:

Valerio Pezzoli ha detto...

Direi che la "velina" arrivata a questo blog è la stessa arrivata a giornale Repubblica cronaca di bologna date le evidenti sovrapposizione dei testi.

Nel merito:

si continuano a gonfiare presunte irregolarità minori (pollai, baracche, ecc) descrivendo la località di Sanguineda come se fosse il tumore edilizio di Pioppe di Salvaro, che però si trova dall'altra parte del Reno;

il consigliere Defranceschi continua a farsi paladino di una lotta che, oltre ad essere del tutto inadeguata a descrivere la realtà dei luoghi, risparmia sempre una casa da lui spesso frequentata, la cui proprietaria continua a non rimuovere manufatti analoghi altrettanto "abusivi";

ricordo che gli abitanti della Sanguineda -1 sono da più di 2 anni senza acqua dello storico acquedotto da sempre autogestito, dato il taglio dei tubi effettuato a vantaggio della proprietaria di cui sopra, che gode ora di tutta la portata della sorgente;

per questo caso la magistratura latita, o meglio allunga una già anormale lentezza dei tempi, mentre, pare dal testo di questo blog, si muove speditamente per "punire tutti gli abusivi -1";

questo "comportamento assimetrico" appare agli altri abitanti della Sanguineda come una costante dei comportamenti di tutti i pubblici poteri e ci lascia un po' basiti...

Cui prodest?


Valerio Pezzoli
abitante della Sanguineda

Anonimo ha detto...

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2013/06/domani-marzabotto-si-parla-di.html

allora il psc avrà come progetto pilota l'esempio di Vergato?

Anonimo ha detto...

L'accanimento che ha Defranceschi contro Sanguineda è perlomeno sospetto.

Anonimo ha detto...

Certo che l'accanimento del De Franceschi è sospetto.

Qualche semplice domanda:
1. Chi è il Tecnico di fiducia del consigliere De Franceschi, al quale verrebbero richieste diverse consulenze tecniche sui diversi temi "naturalistici"?
2. Dove abita (non dove risiede) questo Tecnico di fiducia di De Franceschi?
3. Di quale società fa parte questo Tecnico di fiducia di De Franceschi?
4. Ha proprietà questo Tecnico di De Franceschi alla Sanguineda?
5. Chi ha scritto da tre / quattro anni a questa parte gli articoli sulla Sanguineda apparsi su Repubblica Bologna? Quale è il suo nome?
6. Chi scrive tutti gli articoli che riguardano il De Franceschi sulla Repubblica di Bologna?
7. Ha mai sentito questo giornalista i cittadini della Sanguineda e la Presidente del Comitato della Sanguineda?
8. Come mai che questo giornalista fa solo degli articoli (per quello che riguarda Sanguineda) che vanno in una direzione e non sente mai la controparte? E' obiettivo un giornalismo di questo tipo?
9. Non vi sembra che vi sia uno strano triangolo tra de Franceschi, il suo Tecnico di Fiducia e questo giornalista?

A noi la cosa puzza...e non poco!!!

Anonimo ha detto...

l'importante che siano "accaniti" i magistrati.

Anonimo ha detto...

come mai sul Carlino non si trovano notizie della specie?

Anonimo ha detto...

Ben venga l'"accanimento" di De Franceschi se c'e' della ragione. Molto piu' strano che solo a tiro di elezioni il comune si sia "accorto" delle irregolarita'. Qualcuno aveva chiuso un occhio? Chi e perche'? In questo Paese ci sono ancora delle responsabilita' negli uffici pubblici.

Anonimo ha detto...

a parte le bugie delle ruspe che a sanguineda non sono mai state presenti(e questo la dice lunga sulle veridicità dei giornalisti) se pollai e baracchini per attrezzi sono considerati abusi per i quali c'è chi vuole mettere a rischio la costruzione dell'acquedotto c'è davvero da aver paura. Prima della fine di una inchiesta voluta dal defranceschi, come spesso capita in Italia siamo giaà tutti colpevoli di abusivismo!!! Non si hnno parole per come è ridotto il nostro paese dove ormai c'è posto solo per scoop giornalistici, arrivismi politici e notizie gonfiate all'inverosimile.
e intanto noi continuiamo da residenti a non avere acqua!!!!

Anonimo ha detto...

i baracchini e i pollai gentile signore sono atti di autotutela dei cittadini che motu proprio hanno demolito col rischio di ritrovarsi annosi procedimenti amministrativo/penali.
Nel frattempo la Magistratura continua la sua opera.
Senza contare che la stessa ha incaricato periti che per mesi hanno dovuto leggere carte del comune di Vergato TENTARE di capire cosa lì sia legale o illegale.
Ma il Comune, cosa controlla?
Se il Comune agisse con la comune diligenza di un normale cittadino saprebbe sempre cosa ha in tasca ai suoi pantaloni.
Per quanto riguarda l'approvvigionamento di acqua Hera sta lavorando per la costruzione dell'acquedotto. Ma con la perplessità di sapere a chi sta fornendo l'acqua. A persone legali o ad abusivi?
Purtroppo esistendo l'autocertificazione, Hera sta facendosi rilasciare questa tipologia di documento per pararsi il C...o. Ma io non sono d'accordo. E ne ho donde a potermi dogliare di cio' come qualunque cittadini non solo italiano ma addirittura europeo, stante la erogazione da parte dell'Unione Europea di contributi, essendo quell'are a un sito di interesse comunitario.
Ma senza doversi espandere, qualunque cittadino vergatese (e non solo quelli che intendono essere nati in quel luogo, ma, soprattutto quelli residenti che versano le loro tasse a quell'ente locale) possono dire la loro liberamente.
Per quel che riguarda la pubblicazione delle vicende di un luogo io preferisco sempre prioritariamente sapere di queste cose,piuttosto che sapere quando a vergato fanno la sagra dell'unghia incarnita.

Io personalmente valuto l'operato degli amministratori di turno circa la difesa del territorio e non dalle belle gesta fatte in pompa magna con forbici e nastri da tagliare inauguranti colate di cemento armato.

Anonimo ha detto...

La prima cosa che ci hanno abituato a fare sia media che carta (straccia per lo più) è quella di creare delinquenti, siano essi altri da te, non importa chi.
E giù giudizi! E giù diritti! Mai, dico mai, un dovere. Come quello di arrampicarsi a Sanguineda, constatare di persona, cose e fatti, cose fatte, per esempio, da chi l'abita e la vive come casa propria, prima ancora che diventasse un sito di interesse comunitario. Chi, in quei tempi, si occupava di quel "sito"? Nessuna istituzione e, fortunatamente, nessun politico o giornalista o geometra di pelo sul cuore, oppure cittadino che paga le tasse. Nessuno, solo chi ci abitava. Riparando quotidianamente e gratuitamente tutto quello che un luogo come quello comporta. Adducendo acqua da una sorgente, condividendola con accordi fra persone, non fra protocolli e avvocati. Per il bene comune. Ecco: una parola che non interessa più: Comunità. Un bene Comune. L'acqua. Sembra semplice no? Eppure l'acqua che i Cinesi toglieranno agli Africani per irrorare le loro piantagioni, tramite guerre, non c'è dubbio, l'acqua che diventerà un problema costante e prioritario anche per chi adesso ce l'ha, anche i giornalisti o i politici, sarà una guerra. A Sanguineda è già iniziata. Da anni. Eppure chi sta combattendo per averla normalmente, anche solo una doccia ogni tanto, anche per sapere di fare fronte a un incendio, anche per tranquillità di sopravvivenza: niente. Sei un delinquente perché FORSE, forse, chi ti ha dato il permesso di abitarci o di costruire non ha fatto i conti con la legalità, anche se poi, la legalità di un certo tempo diventa illegalità dopo altro tempo, così, a piacere... e soprattutto quando chi la rivendica non era ancora nato al momento della comunità che gestiva una sorgente d'acqua naturalmente utilizzabile. E così, siamo in questo mezzo mondo. Fatto di assalti e di rivendicazioni. Così pensiamo di continuare a vivere, ad esercitare i nostri diritti, come se quelli degli altri fossero assolutamente inaccettabili. Tutti santi e tutti porci. Bell'affare convivere in questo modo, in questo mondo. Sbavare di democrazia dentro le urne, fingendo di saper scegliere e poi sbranare il vicino come un cinghiale, leccandosi le labbra dalla goduria. Grazie. Ma non è così. No. E' finito da un cinquantennio l'assalto ai diritti e ci sono stati milioni di testimoni, morti e vivi. Sarà la stessa cosa, se non cambia questo modo di "convivenza".
Siamo ancora alla preistoria, non abbiamo fatto un solo passo in avanti. O, meglio, qualcuno un passo avanti l'ha fatto: non ha sgozzato per pudore il proprio carnefice. Ecco, pudore. E intelligenza. E anche grande, profonda pazienza. Che può finire, e si può capire che finisca.
Tutto quanto detto non ha niente a che fare con il Movimento 5 Stelle o ch per esso vuole la poltrona di Sindaco di Vergato, figuriamoci se glielo lasciamo fare. E neppure ha niente a che fare con la libera informazione, intanto, questa è libera se non calpesta i diritti di nessuno. E neppure con la libertà in generale, dato che non esiste. E per pensare di averla devi rinunciare a te stesso, in tempi come questi. Ma mi riscalda il pensiero di gesti amichevoli, quotidiani, di grande solidarietà, di aiuti concreti, al di là delle opinioni, su cui peraltro ci si confronta, con educazione con rispetto, ascoltando ogi voce, favorevole e contraria, ma in assoluta compiuta, uguaglianza.
Chi divide è nemico, non ci sono dubbi. Chi unisce è amico.
Chi soffia sul fuoco vuole bruciare e da questo trarne vantaggio.
Chi opera perchè le fiamme si spengano, beh, in qualche modo ha un pensiero più costruttivo e più utile a tutti.

Anonimo ha detto...

chi unisce lo fa anche o soprattutto per i propri interessi.

ogni cittadino se non dormiente accoglie o meno, secondo i propri interessi, le istanze dei politici o candidati tali che devono portare gli interessi dei portatori di interessi.

evidentemente capita che adesso ci siano politici che portano avanti con interesse gli interessi della lobby dei cittadini.

Si vada a spulciare chi nel tempo è orbitato sul Comune di Vergato in quanto ad assessori e consiglieri e Sindaci.

secondo me non sarà fermato un movimento ma la vecchia politica attraverso il non voto (si vedano i risultati delle amministrative di Roma o, senza andare tanto lontano guardi quanti cittadini hanno nominato il Sindaco di Porretta Terme).

A Granaglione il PD ha dovuto unirsi con l'attuale vincitore Sindaco al quale prima si opponevano.

Altrimenti quel Comune rischiava prima il commissariamento poi la scomparsa dall'elenco dei Comuni d'Italia.

Pio De Falco ha detto...

Terremoto a Sanguineda!!- finalmente le ruspe che abbattono "gli ecomostri" in "una delle più grandi lottizzazioni abusive dell'Emilia Romagna" (così definiva defranceschi le nostre abitazioni qualche tempo fa). Bravo defranceschi!!! Evidentemente aveva proprio ragione il prode consigliere regionale del movimento grillino. Io immagino che chiunque, militante o solo simpatizzante del M5S, leggendo queste parole penserà "finalmente il movimento, nella persona del suo consigliere regionale, ha portato alla luce una lottizzazione abusiva di decine di abitazioni, che palazzinari senza scrupolo hanno realizzato su zone altamente protette, speculando e arricchendosi alla faccia dei cittadini onesti e finalmente un ennesimo strazio del territorio è stato debellato".
Poi si guardano i fatti e ci si rende conto che dopo mesi di perizie, sopralluoghi, sequestri, indagini, irruzioni nelle nostre abitazioni con tanto di mandato del giudice come se fossimo dei mafiosi, dei delinquenti comuni o dei terroristi, alla fine di tutto ciò defranceschi esulta perchè, UDITE UDITE,
in alcune abitazioni, in aperta campagna, si è scoperta la presenza di qualche legnaia, alcuni pollai, un paio di forni. NON HO PAROLE!!!
Se fossimo in un paese normale qualcuno fra le autorità si chiederebbe come è possibile che ciò accada, che cioè si siano investite cotante risorse e spesi tanti soldi dei cittadini per arrivare a queste misere conclusioni. Ma, ci dice defranceschi, le autorità stanno ancora analizzando tutte le varie concessioni per vedere se ci sono state irregolarità. Naturalmente staremo a vedere cosa ci diranno queste analisi. Io credo che un cittadino onesto che deve realizzare delle opere edilizie, a mezzo di un proprio tecnico di fiducia, presenta un progetto al comune di riferimento e, se questo viene approvato, realizza l’opera come da concessione; l’abusivo è colui che costruisce in assenza di titolo o in sostanziale difformità dello stesso: se un cittadino costruisce in ottemperanza alla concessione, ha fatto il proprio dovere.
Le autorità risponderanno di eventuali irregolarità che, ad oggi, sembrerebbero essere solo nella testa di defranceschi e dei suoi “amici” di Sanguineda.
Concludo dicendo che ormai a defranceschi non rispondo neanche, comunque lo ha già fatto egregiamente Valerio Pezzoli,
MA E’ AI MILITANTI E SIMPATIZZANTI DEL M5S CHE VORREI RIVOLGERMI,
per poter spiegare loro come si sta muovendo il loro consigliere regionale e chiedere a loro se ritengono corretto e consono alle idee del movimento il suo comportamento. Purtroppo penso che, non essendo io “amico degli amici” di nessuno, non appartenendo io a nessuna lobby, a nessun gruppo di potere, non avendo “amicizie che contano”, sta di fatto che da anni, forse semplicemente perché non ne sono capace, non riesco a trovare un giornalista disposto ad ascoltarmi e a concedere il diritto di replica a me e agli altri di Sanguineda:
EVIDENTEMENTE SEMBREREBBE AVER RAGIONE BEPPE GRILLO – QUESTI SONO I GIORNALISTI CHE ABBIAMO IN ITALIA!!!
Io invece credo ancora che i giornalisti non siano tutti uguali e che prima o poi anche noi riusciremo ad avere il supporto di qualcuno di loro, in modo da poter denunciare i fatti reali, le amicizie, le collaborazioni, gli abusi edilizi accertati da tempo, chi ha ottemperato alle ingiunzioni di demolizione, i comportamenti degli “amici”, l’appoggio di defranceschi a chi ci ha tolto l’acqua privatizzandola di prepotenza, il non intervento di alcuna autorità, in poche parole poter avere giustizia di tutte le angherie e le diffamazioni che abbiamo subito e che stiamo subendo, senza aspettare i tempi della giustizia italiana che a volte paiono biblici, altre volte parrebbero molto più rapidi (misteri della realtà italiana).
Pio De Falco - Sanguineda

Cesare Zecca ha detto...

Valerio Pezzoli mi informa frequentemente sulla questione.

Ma c'è qualcosa che non mi è chiaro.

Allora, con un'operazione di forza sono state chiuse tutte le tubazioni che nel micro acquedotto locale, di frazione, conducevano l'acqua potabile alle varie utenze.

Questo ha tagliato la fornitura di acqua sia agli abusivi (cosa sulla quale io sono molto favorevole) sia alle abitazioni in edifici storici della frazione (cosa sulla quale io sono molto contrario).
E' così?

Altra questione: è vera la storia della roulotte trasformata in edificio? E' vero che ci sono edifici "abusivi" che hanno violato le norme urbanistiche peraltro terribilmente lassiste e pro edilizie in Italia?
Se sì, perché i residenti non hanno vigilato sul loro acquedotto bene comune impedendo allacciamenti degli abusivi o chiudendoli nel momento io cui sono stati realizzate le edificazioni abusive da parre dei "furbi"?

Sarei grato per ogni chiarimento "pubblico".

Valerio Pezzoli ha detto...

sig. Zecca,
è tutto molto chiaro... NON ci sono abusivi nel senso che Lei intende.

in più Lei sovrappone sempre due questioni molto diverse:

io e Lei abbiamo raccolto insieme firme per il referendum sull'acqua, referendum promosso da un comitato che si ispira al movimento mondiale per l'acqua che prevede che l'acqua sia un diritto umano (quindi delle persone) sempre e comunque;

invece l' "abusivismo" di cui si parla sembra sempre più una cosa da Azzeccagarbugli, una cosa dove conta sempre più la regolarità formale rispetto quella sostanziale... incombenze, gabelle, dichiarazioni, spesso "inventate" SENZA informare i paesani, DOPO che le cose erano state fatte coi criteri allora vigenti.
(Lei è sicuro di essere in regola con i gerani alle finestre?? o da ieri ci vuole il progetto di un ingegnere per il portavasi?? sa, se mi cadono sulla testa fanno male...)

Mi scusi la prolissità ma a me capitava, quando passeggiavo attorno a casa, di vedere quel blob edilizio che è Pioppe di Salvaro, di vedere nella parte alta case che, per essere costruite in "regola", hanno spostato confini di parco;
fienili che, per essere "ricostruiti con le stesse caratteristiche", hanno generato condomini di una decina di appartamenti;

io non so se ciò ha generato "abusi edilizi", ma non mi sarebbe mai venuto in mente di ritenere umanamente legittimo il "taglio dell'acqua" agli abitanti... Lei ritiene che debba cambiare idea????

Valerio Pezzoli
abitante della Sanguineda

Cesare Zecca ha detto...

Signor Pezzoli

E' assolutamente vero che raccogliemmo firme per l'acqua bene comune (e contro il problema senza soluzione (nucleare) e contro il lodo Alfano pro Berlusconi) ma è anche vero che da nessuna parte c'era scritto che l'acqua bene comune deve essere garantito con forniture a carico della comunità in insediamenti abusivi/clandestini/illegali/speculativi etc.


Il caso si Sanguineda è interessante perché il livello locale permette di sgombrare dalle ideologie, dai partiti, dal capitalismo, dalle istituzioni etc. e relative speculazioni intellettuali.

Io ho posto alcune domande semplici:
ad esempio 'sto caso della roulotte è vero? E' vero che da qualche parte c'era una roulotte e poi si è aggiunto un pezzo qui e un pezzo la Cosa è diventato? un edificio in muratura?
E' stato condonato da una di quegli orribili, nefasti condoni berlusconiani, invece di essere abbattuto?


Ad esempio, ritengo che in quel caso - supposto sia vero, non ho avuto risposte precise su questo caso paradigmatico - sia giusto ed auspicabile tagliare le forniture, compresa quella idrica.

Ancora: quale è stato il comportamento della comunità locale che ha/aveva in gestione il piccolo acquedotto di frazione rispetto all'allacciamento di questi abusivi o all'ampliamento ingiustificabile delle loro opere? alla trasformazione da ricovero ad abitazione/villa o quel che è?

Io ritengo questa assenza di presidio e di vigilanza altrettanto deprecabile del taglio dell'acqua alle abitazioni storiche.

Poi sono ragionamenti in via di principio perché lei, signor Pezzoli, dice che tali abusivismi non esistono, qui e altrove si cita pure il caso paradigmatico della roulotte che sono due informazioni contraddittorie.

Anonimo ha detto...

Col tempo che ho impiegato a leggere i chilometrici assunti difensivi sono riuscito a contarmi i capelli della testa.

La Magistratura ancora non si è espressa. Quindi è inutile esercitarsi in improprie proclamazioni di innocenza.
Aspettiamo il terzo grado di giudizio. Del primo grado ancora non non si ha traccia.

Anonimo ha detto...

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2011/07/lcqua-di-sanguineda-capitolo-2-della.html

zecca qui dava idea di essere aggiornato

Pio De Falco ha detto...

Veda sign Zecca, il “presunto” abusivo che da una roulotte si è fatta una casa (per quello che ne sappiamo noi, con le autorizzazioni necessarie) non è mai stato allacciato alla sorgente in questione!! Pertanto smorziamo sul nascere questo fatto che non c’entra niente con l’acquedotto.
Comunque in merito ai condoni vorrei ricordarle che in ogni Stato esistono delle regole, che possono piacere o non piacere, ma se un cittadino in conformità con queste costruisce, in seguito anche a un condono, la sua abitazione è regolare. Ribadisco che a Sanguineda non ci risultano essere “insediamenti abusivi/clandestini/illegali/speculativi etc”, ma semmai alcuni pollai e legnaie non dichiarate. Da tanti atteggiamenti, discorsi vari e strane “amnesie”, mi sembra di poter affermare che alcuni attivisti del M5S sono “allergici” alle critiche, anche se supportate da inconfutabili prove; se si tocca qualcuno di loro si stringono a riccio in sua difesa, come i berlusconiani con il loro capo. Per fortuna i cittadini italiani sembrano aver capito in fretta come stanno le cose e lo hanno anche dimostrato alle ultime amministrative.
State tranquilli, prima o poi la verità su Sanguineda verrà a galla e poi chi ha sparato falsità e ignominie su di noi dovrà risponderne.
Pio De Falco - Sanguineda

Valerio Pezzoli ha detto...

al sig Zecca del 10 giugno 2013 18:47

Bologna e Roma sono nate da capanne (abusive??) sull'Aposa e sul Tevere.

Abusivo è ciò che esiste in spregio alla norma, che a Lei piaccia o no, per cui anche i "nefasti condoni berlusconiani" rendono non abusivo ciò che è stato condonato, che ci piaccia o no; non c'è contradditorietà, ma forse la "malafede" di volerla vedere per forza dal nostro proprio punto di vista e "deformare" la realtà in questo senso.

Rispetto "all'allacciamento di questi abusivi" io mi vergogno solo all'idea di negare l'acqua a qualcuno che esiste, e che non mi aggredisce; si divide quella che c'è cercando di economizzare.

Questo succedeva nel secolo scorso, una comunità di persone, anche molto differenti tra loro, in questo modo ha contribuito a tenere vivo ed agibile un pezzo di Appennino senza pesare su nessuno.

In questo secolo, a partire dalla persona che più di ogni altro consumava acqua (medie di 2 o 3 metri cubi al giorno), c'è stato un crescendo di ostilità che ha demolito la convivenza civile oltre che i tubi dell'acqua; purtroppo in questo ha trovato ottimi alleati a partire dalle istituzioni tutte che, nei fatti, hanno comportamenti funzionali agli aggressori.

Valerio Pezzoli
abitante della Sanguineda

Cesare Zecca ha detto...

Io ho espresso chiaramente quale è la mia posizione politica ed etica

1)
illecito il taglio dell'acqua alle abitazioni "storiche"

2)
illecito (anche illegittimo nel caso venga fornito da aziende di servizi, ma questo non è il caso, l'acquedotto è di frazione, rimane l'illecito) la fornitura di acqua/energia/telefonia/servizi a ciò che non era edificio/abitazione/villa e lo è diventato.


Pio De Falco e Valerio Pezzoli confermano che non si tratta del caso 2) ma del caso 1) cioè che sono tutte abitazioni "storiche" da sempre presenti a Sanguineda.
Però Pio De Falco in un certo senso difende la regola del condono (cosa che io continuo a ritenere nefasta anche se legittima).
Quindi può essere che la situazione sia più articolata (ho già scritto della necessità che le comunità locali vigilino e presidino attentamente per il mantenimento conservativo del bene comune, in questo caso negando allacciamenti e forniture agli alloctoni/furbastri/abusivi).

Nel caso 1) si tratta di una ingiustizia e questo l'ho già espresso più volte a Valerio Pezzoli e anche qui,ora.

Ricalca i noti problemi nei Commons
(beni comuni).
Uno o pochi utilizzano parti sempre maggiori del bene comune a danno degli altri.

Non ho capito se in questo caso si possa escludere o meno un'altro caso di problemi di crescita.
Anche questo è un pattern ricorrente: equilibri precari che vanno a ramengo per la crescita dell'impronta ecologica (idrica in questo caso) per aumento numerico e dei consumi di qualcun* o per distruzione del bene comune da parte di uno od alcuni che se ne impossessano in toto o in gran parte).


> Bologna e Roma sono nate da capanne (abusive??

Oh certo
Non c'era nulla lì, c'era spazio, acqua, risorse.
Non erano certo posti stipati con acqua limitata, impronta ecologica pesante e già non sostenibile neppure localmente.
Insomma, come entrare in un autobus vuoto oppure sgomitare e tirare cazzotti e pugni per entrare a forza in un autobus già stracarico.
Non sono esattamente la stessa cosa.

Anonimo ha detto...

partite dal presupposto che sono gli essere umani ad essere abusivisti.

da lì ne discende l'abusivismo nel cio' che fanno in termini di colate di cemento.

Sanguineda a parte.

Anonimo ha detto...

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2013/06/domani-marzabotto-si-parla-di.html

domani sera a Vergato si parla di PSC condiviso.

Andate e proponete le vostre idee agli addetti ai lavori.

luigi ha detto...

caro signor defalco,

visto che non trova giornalisti disponibili, io sono disposto a intervistarla, così faremo chiarezza
luigi spezia
0516580111

mariella foti ha detto...

Caro signor Spezia
perchè solo ora è disponibile ad intervistare il sig. Di Falco quando io, presidente del comitato di sanguineda, del quale ovviamente Di Falco fa parte,le chiesi durante una lunga telefonata di fare esattamente la stessa cosa?
Gradirei tanto una risposta