martedì 4 ottobre 2011

Il figlio di Carlo Zanni non era scomparso, era finito in un 'cono d'ombra telefonico'


Le ricerche del figlio di Carlo Zanni, l’uomo deceduto soffocato dai fumi del fuoco che aveva acceso ieri pomeriggio per liberasi delle sterpaglie, si sono concluse ieri pomeriggio. L’uomo era uscito per cercare il padre cui era sfuggito il controllo delle fiamme e non rispondeva più alle chiamate al telefono di chi si voleva sincerare che anche a lui non fosse successo un guaio. I soccorritori avevano trovato tra i rovi anneriti dal passaggio del fuoco il settantottenne e non il figlio. Il silenzio di quest’ultimo ha fatto temere il peggio per cui sono scattate subito le ricerche cui hanno partecipato anche squadre del Corpo Forestale dello Stato: i Comandi di Vergato, Gaggio e Lizzano.

Fortunatamente si è poi rilevato che ‘il ricercato’ nel suo peregrinare alla ricerca del padre era finito in un’area priva di segnale telefonico per cui il suo telefonino non riceveva gli impulsi delle chiamate.

Il suo incontro con i soccorritori è stato salutato con molto sollievo da tutti.

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