sabato 22 ottobre 2011

Il sindaco Stefani risponde alle accuse di Defranceschi.


“E’ una tesi espressa già diverse volte. Il mio compito è quello di salvaguardare la pubblica incolumità e a questo faccio molta attenzione. Non ci sono relazioni tecniche che indichino rischi di questa portata. Quindi non ho ragione di chiedere la sospensione dei lavori della galleria che passa sotto Ripoli. Lavori che fra l’altro sono fermi per tutte le verifiche tecniche necessarie dopo gli ultimi fatti. Sulla vicenda c’è l’attenzione che merita”.

Risponde così il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Gianluca Stefanini alle accuse del Comitato spontaneo di cittadini del suo comune e del capogruppo consigliare in Regione di Cinque Stelle, Andrea Defrancechi.

In una conferenza stampa essi hanno sostenuto che la galleria Val di Sambro attraversa una frana, la rimette in movimento con rischi anche per la ferrovia Direttissima e per la A1 e, man mano che la perforazione della montagna avanza, il terreno franoso che la ricopre si abbassa con forti danni a tutte le case che si trovano in quell’area. Ora la perforazione sta per raggiungere il sottosuolo di Santa Maria Maddalena e di Ripoli mettendo quindi a repentaglio, secondo i denuncianti, la stabilità di tutte le case dei due centri abitati.

Defranceschi sarà lunedì dal Prefetto per illustrare la situazione, chiedergli il commissariamento del Comune di San Benedetto e provveda quindi alla sospensione dei lavori in attesa che venga individuato un tragitto alternativo per valicare l’Appennino.

“ll Prefetto ha i miei stessi poteri”, continua il sindaco. “Se ritiene di intervenire lo faccia pure. La Variante di Valico è un’opera pubblica di proprietà dello Stato e allo Stato ritornerà quindi la gestione. Chi opera sta agendo secondo il progetto approvato da tutti. Nelle opere pubbliche di questa dimensione i danni possono esserci e a questi si sta provvedendo. Si stanno prendendo le dovute precauzioni. I risultati delle verifiche strutturali in atto saranno la base su cui si potranno prendere le future decisioni. Al momento non ho alcuna indicazione che mi dica che l’incolumità pubblica è a rischio. Si tratta di fare ancora quattro- cinquecento metri di galleria che concludono un’opera indispensabile e attesa da oltre trenta anni”.

Anche Società Autostrade liquida la vicenda come una denuncia priva di ogni riscontro con la realtà dei fatti: “La progettazione della galleria è il risultato di un lavoro che ha coinvolto professionisti di indiscussa fama e che ha ottenuto tutte le autorizzazioni richieste. E’ strumentale sostenere che l’alta velocità ferroviaria e l’autostrada siano coinvolti da movimenti del terreno. C’è chi ha interesse a fermare i lavori speculando sul disagio di alcuni cittadini”.

1 commento:

andrea defranceschi ha detto...

Signor sindaco, le consiglio di controllare con maggior frequenza la sua email o il fax. Ieri infatti la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna le ha scritto 4-5 pagine di relazione firmata da 4 geologi, in cui si legge:

"Conseguentemente riguardo all’aspetto fondamentale della tutela della pubblica incolumità, sulla base delle considerazioni precedenti, si può affermare che tale tutela non è garantita a priori"

Strano che lei oggi minimizzi e parli ancora di pochi metri da fare, quando sa bene che non siamo ancora a 1/4 dei lavori.

Mi domando se sia lo stesso sindaco che a marzo, quando per giunta non si aveva alcun dato tecnico sul fatto che le case si spostino di 2 cm al mese, scriveva preoccupato a tutti gli Enti paventando "un'evacuazione di massa". Cosa è successo in questi mesi? Autostrade l'ha rassicurata con argomenti molto convincenti vedo.

Oggi con che coraggio nega l'evidenza e rilancia la palla al Prefetto come un antico Ponzio Pilato?

Si sta assumendo una responsabilità gravissima. Auguro a lei, ma soprattutto agli abitanti, che qualcuno intervenga oggi, per non leggere domani il solito titolo di giornale: "Una tragedia annunciata".