Riceviamo dal Comando Provinciale Carabinieri e pubblichiamo:
Lo scorso 10 ottobre 2011 i militari del Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Bologna, in collaborazione col personale della Compagnia Carabinieri di Bologna Centro, hanno deferito in stato di libertà G.V., 33enne bolognese, legale rappresentate della “Capannina Dinner Club” di Bologna, per aver aperto al pubblico il locale omettendo di osservare le prescrizioni imposte sulla capacità massima ricettiva, a tutela della incolumità e della pubblica sicurezza. In quell’occasione infatti i Carabinieri accertavano che all’interno del Club vi erano 652 persone, a fronte della capienza massima di 425 autorizzati, inoltre erano state somministrate bevande alcoliche a minori di anni 16. Gli uomini dell’Arma, dopo una serie di accertamenti minuziosi contestavano al 33enne le violazioni amministrative per omesso rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, per omessa notifica all’autorità competente di attivazione locale deposito di bevande alcoliche e analcoliche e per aver omesso, in qualità di responsabile dei locali ove vige il divieto di fumo, di esporre idonea cartellonistica riportante il divieto di fumare, il tutto per un valore complessivo di 2400,00 euro. A seguito delle gravi carenze gestionali accertate e ricorrendo i presupposti di notevoli rischi per la salute e la sicurezza pubblica, il Comune di Bologna ha disposto su segnalazione dell’Arma, la sospensione dell’attività per giorni 5 subordinando l’apertura al ripristino delle condizioni igienico sanitarie previste dal regolamento vigente. Il valore dell’attività commerciale ammonta a circa 1.200.000,00 euro.
Lo scorso 29 ottobre 2011, i militari della Stazione Carabinieri di Granarolo dell’Emilia (BO), a seguito dell’accoglimento della richiesta di sospensione del locale “Mamba Nero Club” di Bologna ubicato in via Badini nr. 4/6, avanzata da quel Comando alla Questura di Bologna il 24 ottobre 2011, procedevano alla notifica del decreto emesso dalla citata Questura nei confronti del presidente del circolo R.M., 57enne nato a Bologna, ivi residente, con precedenti di polizia. Il provvedimento che prevede la sospensione, per la durata di giorni 15, dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande con gestione diretta a favore dei propri associati nei locali del circolo, nasce in conseguenza delle due persone denunciate a piede libero per stupefacenti B.D. e A.A. e di una terza segnalata all’Ufficio Territoriale del Governo di Bologna lo scorso 23 ottobre 2011 dai Carabinieri di Granarolo dell’Emilia (BO).
Nessun commento:
Posta un commento