Il Capogruppo di ‘Cambiamo Passo’, Daniele Cipollini, interviene a proposito del disastro creato dalla bomba d'acqua dell'altro ieri. In un comunicato scrive:
Il titolo perfetto per la giornata del 24 ottobre scorso è ‘cronaca di un disastro annunciato’, inutile e finanche offensivo il voler ricondurre quanto accaduto a un evento eccezionale e non governabile.
Inutile appellarsi al fato e cedere alla resa mistica: ‘… che Dio ci aiuti…’, come se non avesse mai piovuto abbondantemente per qualche giorno di seguito. I segni dell’incuria e della mala o mancata gestione del territorio li abbiamo visti a Maggio scorso, poi per mesi ecco arrivare da più voci l’allerta siccità, che sì c’è stata… ma non era il caso, visto che le piogge prima o poi arrivano di nuovo, sfruttare quei mesi in cui il livello dei fiumi e torrenti era (pericolosamente) basso per pulire gli argini, rifare le cunette, liberare le fogne e i chiusini e condotte intasati da ANNI?
Proprio sul Rio Maggiore che attraversa il centro di Porretta Terme erano state presentate anche istanze e segnalazioni da parte del Consigliere Regionale Marta Evangelisti (FDI), puntualmente inascoltate. Rio Maggiore che fino a pochi giorni fa sembrava una foresta amazzonica in miniatura da tanto era vegetato il suo alveo, e ieri le conseguenze di questo si sono viste bene, con l’acqua che solo per un miracolo non ha tracimato dai muretti d’argine, mettendo a rischio anche la vita dei cittadini. E pensare che proprio l’Assessore alla Montagna di questa Giunta Regionale, il sig. Igor Taruffi, risiede nel capoluogo dell’Appennino, e non perde occasione di sbandierare la sua vicinanza e colleganza col territorio… in realtà, in questo silenzio assordante del dopo disastro, non se ne rinviene traccia. Non da ieri, e nemmeno dalle alluvioni di Maggio scorso, come minoranza abbiamo sempre spinto per una maggiore cura del territorio e una particolare attenzione all’aspetto idrogeologico. Abbiamo più volte riportato nelle sedi istituzionali le segnalazioni dei cittadini, da noi verificate personalmente sul territorio, sulla totale assenza di manutenzione di tombini, condotte, griglie, cunette, da parte delle maestranze dell’amministrazione. Che sì, ieri si sono adoperate e hanno affiancato i Vigili del Fuoco, ma per rimediare a danni causati in parte dalla loro stessa inefficienza (loro, e di chi doveva dirigerli e controllarne l’operato). Alcuni operatori intervenuti ieri hanno addirittura ammesso di aver pulito tombini chiusi da detriti di anni, già più volte oggetto di segnalazione dei cittadini; e puliti i tombini, non sono invece state liberate tutte le condotte di smaltimento (!!)… Che dire? Prepariamoci al secondo round per questo fine settimana, almeno stando all’allerta meteo lanciata dall’Unione.
5 commenti:
Grazie Taruffi.
Ottima analisi. Oltre a Porretta la stessa situazione è su tutto il territorio.
Vige lo scaricabarile.
Stessa identica situazione da Vado aRi o Bacchio, lavori parziali e posticci anche con l'acquazzone di ieri si è riversato il fango sulla Val di Setta, che dovrebbe essere aperta al traffico entro fine anno, peccato stia franando tutto 600mt. prima del nuovo viadotto in esecuzione.
Voglio proprio vedere chi si assumerà la responsabilità di aprire il traffico!
A essere precisi non lo toccano nemmeno, il barile.
Lo scaricassero farebbero già' qualcosa.
cosa e' successo a Sveso comune di Milano.....se vuoi scrivere qualcosa sull'accaduto. Avvoltoio politico da tastiera, L'unico rimpianto, destra o sinistra ,nelle disgrazie altrui sono simili.
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