A Castiglione dei Pepoli un nuovo gruppo appartamento
Casa Pepoli |
di Martina Mari
Si chiama “Casa Pepoli” ed è il nuovo Gruppo
Appartamento a Castiglione dei Pepoli, nato grazie alla
co-progettazione - innovativo strumento di amministrazione condivisa avviato
dall’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese – tra Cooperativa
Sociale Bologna Integrazione, Cooperativa Open Group e Anffas Bologna, oltre ad
altri partner e sistema dei servizi sociali.
Il progetto è finanziato dal PNRR (missione 5 componente 2 della
sottocomponente 1 “servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” del
piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede progettualità per
l’implementazione di investimento 1.2 – percorsi di autonomia per persone con
disabilità), inserito nella programmazione dell’ambito territoriale sociale su
forte stimolo del Comune di Castiglione dei Pepoli che ha messo a disposizione
l’immobile. L’esperienza di autonomia avrà inizio il 16 ottobre p.v. e nel
mese di novembre, anche in vista della celebrazione della Giornata
Internazionale delle persone con disabilità, è previsto un momento inaugurale
per avviare ufficialmente le attività.
L’iniziativa vedrà una commistione di attività volte alla
promozione dell’autonomia e dell’indipendenza delle persone con disabilità
intellettive coinvolte, attraverso la collaborazione di diverse figure
sanitarie e non, che si occuperanno attraverso azioni mirate a:
- Creazione di un progetto individualizzato e l’attivazione di
sostegni – azione che sarà gestita in co- progettazione tra i tre
enti coinvolti – si mira ad iniziare un percorso di acquisizione di
competenze per la gestione del proprio spazio, tempo sia domestico sia di
conoscenza del territorio e ad elaborare il documento in
questione volto a definire il profilo di ogni persona, le attività in
essere e quelle programmabili, gli obiettivi per ogni anno, verificabili a
metà percorso annuale, gli indicatori e le strategie per il loro raggiungimento
- Stimolare le autonomie all’abitare e al processo di vita
indipendente, che sarà gestita dalla singola Cooperativa Sociale Bologna
Integrazione, vedrà attività graduali di avvicinamento mirate ad
aumentare autonomie abitative e di vita indipendente ed il successivo
inserimento delle persone con disabilità all’interno della struttura
selezionata. In questa azione ci saranno degli interventi
educativi/assistenziali e psicologici volti a promuovere inclusione
sociale, socializzazione e relazioni con gli altri abitanti del gruppo
appartamento al fine di consolidare i rapporti e altri interventi andranno a
supporto delle attività di gruppo tra le persone con disabilità, i loro
caregiver e familiari nel passaggio dal nucleo familiare al nuovo nucleo abitativo
attraverso dei momenti di avvicinamento all’interno della struttura. In
tale ottica ci saranno anche interventi supporto e assistenza anche a distanza
attraverso l’uso di apparecchiatura di domotica, strumenti di comunicazione e
videosorveglianza da remoto.
- All’avvio in ambito lavorativo, gestito da Open Group –
dove una figura educativa che, con il supporto di Lavorienta, si occuperà di
numerose attività, come ad esempio stilare il bilancio delle
competenze, costruire il curriculum, supportare i percorsi formativi
individuali, i percorsi di formazione professionale, l’attivazione di tirocini
formativi, ecc. Potranno anche essere svolti laboratori di gruppo
per la formazione digitale di base e/o avanzata, incontri di mutuo-aiuto sul
tema lavoro, simulazioni e role playing, ed è inoltre prevista una
attività di scouting aziendale e un tutor che possa seguire e
supportare la persona con disabilità nel percorso di inserimento
lavorativo o tirocinio. Il progetto prevede anche caratteristiche innovative
utilizzando strumenti di progettazione individuale basati sui modelli più
evoluti di diagnosi clinica e di disabilità, di assesment e valutazione
multidimensionale con un approccio bio-psico-sociale, adeguato e verificabile
nel tempo, oltre che orientato agli esiti ed efficacia degli interventi.
Verrà data particolare rilevanza all’articolo 19 della Convenzione
ONU sui diritti delle persone con disabilità “Vita
indipendente ed inclusione nella società” che cita “...
le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di
uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi
vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”.
“Casa Pepoli rappresenta una nuova
straordinaria iniziativa volta a contribuire alla promozione della vita
indipendente e autonoma per le persone con disabilità” afferma Giandario
Storace, presidente del capofila progettuale “un percorso che le
coinvolgerà in prima persona a 360° insieme ai loro familiari e agli operatori
e che siamo certi porterà a risultati straordinari per tutte le persone con
disabilità che attraverso Casa Pepoli vedranno concretamente il loro diritto
ad un vita il più possibile indipendente.”
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di avere anche in
appennino servizi di qualità per tutti i nostri cittadini. Negli
ultimi anni sono nati o cresciuti tanti nuovi servizi per le persone disabili,
e Casa Pepoli diventa un ulteriore salto in avanti. Il tema della vita
autonoma e del Dopo di Noi sono al centro della nostra attenzione, e grazie
al lavoro di squadra di tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di
disabilità in appennino abbiamo saputo cogliere l’opportunità del
PNRR per poter realizzare questo servizio, che per me è il
coronomento migliore di 10 anni di attività da Sindaco di Castiglione.”
Queste le parole di Maurizio Fabbri, Sindaco di Castiglione dei Pepoli
e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
Giuseppe Argentieri, Presidente
dell’Istituzione per la gestione dei servizi sociali dell’Appennino
pensa che "La sfida per gli anni futuri sarà sempre di più quella di
creare le condizioni perché le persone con disabilità possano gestire la loro
vita con autonomia sempre crescente. Il forte spirito di collaborazione e di
squadra che i nostri territori stanno esprimendo hanno l’obiettivo di
portare ad un sempre minor isolamento dei nostri cittadini"
"Abbiamo lavorato tanto tutti assieme per raggiungere questo risultato importante per le persone che ne potranno usufruire e per le loro famiglie, un progetto che consente di superare il paradigma che guarda alla persona con disabilità solo come fosse un utente, consentendo invece di dare risposta alla persona, alle sue esigenze, ai suoi interessi ed alle sue potenzialità." E’ infine il commento del Presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese Alessandro Santoni.
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