In un autolavaggio di Casalecchio di Reno identificato un lavoratore privo di permesso di soggiorno
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro informa:
COMANDO PROVINCIALE CC BOLOGNA |
CONTROLLI NELLA PROVINCIA DI
BOLOGNA - 30 AZIENDE ISPEZIONATE - 11 ATTIVITA’ SOSPESE - 79 LAVORATORI INDIVIDUATI - 9 LAVORATORI “IN NERO” - 11 PERSONE DEFERITE PER GRAVI
VIOLAZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA - 2 PERSONE DEFERITE PER VIOLAZIONI
INERENTI T.U. SULL’IMMIGRAZIONE - 1 PERSONA DEFERITA PER PERCEZIONE
INDEBITA DEL REDDITO DI CITTADINANZA - SANZIONI PER OLTRE 130.000 EURO |
I
Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Bologna, con i militari
del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della
provincia, attività finalizzata a verifiche circa il rispetto delle leggi in
materia di lavoro e della regolare instaurazione dei rapporti di lavoro, al
fine di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro irregolare, di forme più gravi
di irregolarità quali il c.d. fenomeno del lavoro “nero” e lo sfruttamento in ambito lavorativo.
Durante
le ispezioni in materia di lavoro, sono state eseguite anche verifiche
finalizzate all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori, al termine delle quali sono state riscontrate ed accertate
gravi inadempienze da parte dei datori di lavoro, in materia di normativa
inerente la sicurezza e la salute dei lavoratori ai sensi del D. Lgs. 81/2008, tra le quali, le più rilevanti, l’
omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi sui luoghi di
lavoro, la mancata elaborazione del documento valutazione rischi - DVR - e la
mancata custodia sul luogo di lavoro del citato documento.
A
seguito di tali violazioni inerenti la materia della sicurezza e della salute
dei lavoratori, sono state deferite complessivamente 11 persone alla competente
Autorità Giudiziaria per gli inadempimenti riscontrati e per il mancato
rispetto degli obblighi di legge.
Le
aziende ed attività ispezionate sono state 30, i lavoratori individuati 79, di
cui 9 sono risultati impiegati a lavoro “in
nero”, ovvero senza alcun contratto di assunzione e senza alcuna tutela
previdenziale e assicurativa. Nei confronti dei rispettivi titolari delle
aziende controllate, ove è stata accertata la presenza di personale “in nero”,
sono stati adottati provvedimenti di
sospensione dell’ attività imprenditoriale, la cui revoca del provvedimento
è ammissibile solo a seguito di regolare assunzione e regolarizzazione del
personale impiegato “in nero” e previo pagamento della sanzione ammnistrativa. Due datori di lavoro, sono stati deferiti
all’A.G. felsinea per aver impiegato alle proprie dipendenze, personale in nero
e senza regolare permesso di soggiorno.
Ulteriori
provvedimenti di sospensione delle attività commerciali, con effetto immediato,
sono stati adottati dai Carabinieri del NIL in relazione a 2 attività ove è
stata accertata rispettivamente, la mancata elaborazione del DVR – documento di
valutazione dei rischi e la mancata formazione/informazione dei lavoratori. Elevate sanzioni amministrative e ammende
per un ammontare complessivo di oltre 130.000 euro.
In
particolare:
VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’
DI RISTORAZIONE E ALBERGHI IN BOLOGNA, SAN LAZZARO DI SAVENA E SAN GIORGIO DI
PIANO (BO)
o
4
attività controllate;
o
4
provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale adottati;
o
maxi
sanzioni per 1 lavoratori “in nero”;
o
Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei
lavoratori;
I militari del NIL di Bologna a seguito di controlli
finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e
salute dei lavoratori, procedevano in Bologna, San Lazzaro di Savena e San
Giorgio di Piano (BO), al controllo di 3 attività di ristorazione, di cui 1
ubicata in Bologna, 1 a San Giorgio di Piano e
2 a San Lazzaro di Savena. Presso 1 attività di ristorazione di San
Lazzaro di Savena è stata accertata la presenza di personale (complessivamente 1
cameriere sul totale di 4 individuati) impiegato in
“nero”, poiché privo di
assunzione e di regolare contratto di lavoro e pertanto è stato adottato un provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale. Ulteriori 3 provvedimenti di sospensione
dell’attività imprenditoriale sono stati adottati nei confronti di 3 datori di
lavoro, per la mancata elaborazione documento di valutazione del rischio e la
mancata custodia sul luogo di lavoro del predetto documento e per aver omesso l’attività
di formazione/informazione in favore dei lavoratori impiegati all’interno
dell’attività. Elevate
sanzioni/ammende per complessivi euro 40.000 circa.
VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’
DI “MINIMARKET” ED ORTOFRUTTA GESTITI DA IMPRENDITORIA STRANIERA:
o
3
attività controllate;
o
3
provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale adottati;
o
3
maxi sanzioni per lavoratore “in nero”;
o
Impiego
manodopera clandestina
o Violazioni
in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori;
I militari del NIL di Bologna in relazione a
controlli circa il rispetto della normativa in materia di collocamento e di
rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori,
procedevano, in Bologna e Crevalcore, al controllo di 3 attività di
“minimarket” e di ortofrutta, gestiti da imprenditori stranieri. Nel corso del
controllo, presso un’attività di ortofrutta sita nel Comune di Bologna, veniva
accertata la presenza di un lavoratore “in nero”, senza regolare permesso di
soggiorno di nazionalità albanese impiegato alle dipendenze di un suo
connazionale. Adottato provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale e deferito in s.l. il datore di
lavoro per impiego di manodopera clandestina. Ulteriori 2 provvedimenti di
sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati adottati in relazione a 2
attività di rivendita di frutta e verdura per l’impiego di personale “in nero”,
completamente sconosciuti alla P.A. Inoltre nel corso dei medesimi controlli venivano
accertate violazioni relative alla mancata formazione/informazione dei
lavoratori. Elevate
sanzioni/ammende per complessivi euro 35.000
3 ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI
AUTOLAVAGGIO IN IMOLA, CASALECCHIO DI RENO
- maxi sanzione per 3
lavoratori “in nero” ;
- nr. 3 provvedimenti di
sospensione attività imprenditoriale;
- Impiego manodopera
clandestina;
- Indebita percezione del
reddito di cittadinanza
- Violazioni
in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori;
In Imola (BO), Casalecchio di Reno (BO), i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro procedevano al controllo di 3 autolavaggi gestiti da impeditori di nazionalità italiana, cinese e ucraina che adibivano al lavoro, lavoratori in “in nero”. In particolare presso l’attività di autolavaggio ubicata in Casalecchio di Reno, il lavoratore sottoposto a controllo, è risultato privo di permesso di soggiorno e pertanto il rispettivo titolare è stato anche deferito all’A.G. per violazione di disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero.
Presso un autolavaggio di Imola, gestito da un imprenditore italiano, il lavoratore sottoposto a controllo, impiegato in “nero”, risultava anche percettore di reddito di cittadinanza e pertanto deferito all’A.G. e segnalato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Sempre nel Comune di Imola, nel corso di un’attività ispettiva veniva accertata la presenza in nero di 2 dipendenti su 4 impiegati poiché privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro.
Adottati nei confronti delle 3
attività d’impresa il provvedimento di sospensione dell’attività
imprenditoriale, accertando inoltre le violazioni circa
la mancata formazione/informazione dei lavoratori.
Elevate complessivamente sanzioni/ammende
per oltre 40.000
1 ISPEZIONE IN AGRICOLTURA NEL
COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME
- maxi sanzione per 2
lavoratori “in nero” ;
- 1 provvedimenti di
sospensione attività imprenditoriale;
- Violazioni
in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori;
In
Castel San Pietro Terme (BO), i Carabinieri
del NIL di Bologna, unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro
di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto del lavoro
irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro, procedevano al controllo di
un’azienda agricola nel Comune di Castel San Pietro Terme. Nel corso degli
accertamenti venivano identificati 2
lavoratori impiegati alle dipendenze dell’imprenditore agricolo. Mediante
consultazione banca dati, veniva accertato che gli stessi venivano occupati “in
nero “senza alcuna tutela assicurativa e previdenziale. Attività sospesa e maxi sanzione per lavoro nero.
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