Un unico Piano per i due Comuni ed una nuova cultura urbana verso la rigenerazione sostenibile
di Martina Mari
Al termine di tre anni di lavoro congiunto, le
Giunte dei Comuni di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro ( nella foto i rispettivi sindaci) hanno assunto il nuovo Piano Urbanistico
Generale (PUG) intercomunale. Parte così l’iter che porterà alla redazione di
un unico documento che disegna il futuro sviluppo urbanistico sostenibile del
territorio, scommettendo sui punti di forza comuni. “I due Comuni hanno deciso
di procedere insieme all'elaborazione del nuovo PUG - spiegano i sindaci di
Castiglione, Maurizio Fabbri e San Benedetto, Alessandro Santoni - non solo per
la loro vicinanza geografica, ma soprattutto per le tante affinità sociali,
economiche ed ecologiche dei due territori montani. Se da un lato i due Comuni
appenninici hanno dimostrato consapevolezza riguardo alle sfide future ponendo
particolare attenzione all’aspetto demografico, del lavoro, delle esigenze
legate agli spostamenti ed alle caratteristiche proprie dei territori
appenninici - generalmente molto vasti e tali da richiedere una distribuzione
importante dei servizi - dall'altro vogliono continuare a garantire ed
accrescere qualità della vita e opportunità a chi vive e lavora in montagna.
Per questo il nuovo Piano valorizza le risorse esistenti rendendo questi
territori come parti pregiate offerte alle persone interessate a beneficiare di
questo rilevante capitale sociale, culturale e naturale”.
Il PUG, nell’ottica di una scelta rigenerativa
protesa alla valorizzazione urbanistica, architettonica e paesaggistica,
definisce e persegue politiche mirate a favorire lo sviluppo del territorio comunale
tramite un uso controllato e ridotto del suolo, cercando di evidenziare la
valenza storica e paesaggistica di un territorio ricchissimo di risorse e
composto da forme di paesaggio uniche. La molteplicità di tali risorse (umane,
storiche, sociali, urbanistiche…) rende il territorio un luogo attrattivo e
adatto allo sviluppo di una nuova visione di città diffusa: il piano definirà
politiche, azioni e strumenti che ne consentiranno la valorizzazione. Il Piano,
dovendo recepire la nuova legge regionale e la recente pianificazione
metropolitana, si pone in un momento storico e soprattutto normativo che
“capovolge” l’urbanistica rispetto a mezzo secolo fa, ponendo particolare
attenzione alla ricomposizione interna della città esistente attraverso processi
rigenerativi che valorizzino gli spazi pubblici ed il recupero degli immobili
privati, e non più sulla sua estensione fisica, tutelando il sistema produttivo
e commerciale locale. Ecco dunque che le proposte del PUG individuano una serie
di elementi strategici per la risoluzione puntuale delle criticità locali, con
la finalità di migliorare l’attrattività dei territori con nuove forme di
turismo escursionistico, attività produttive e commerciali e per consentire
anche l'insediamento di nuove forme economiche più attente, ad esempio, alle
esigenze del lavoro a distanza. Tra le azioni Ufficio stampa Unione dei comuni
dell’Appennino Bolognese fondamentali individuate dal Piano, quella legata alla
copertura dei territori con una rete a banda ultra larga, condizione essenziale
per il rinascimento della montagna e garantire nuovi servizi per le imprese e
per i residenti.
Il documento ora verrà pubblicato per ricevere eventuali osservazioni da cittadini e portatori di interesse, per passare successivamente al vaglio dei rispettivi Consigli comunali trascorsi i sessanta giorni dalla pubblicazione.
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