L'estate prolungata non si è presa il pregiatissimo tartufo bianco dell'Appennino. Il tubero, che vive in simbiosi con le radici di alcune specie arboree e matura con l'arrivo dell'autunno, ha sofferto dell'anomalo clima di ottobre e si presenta in quantità contenuta, ma non ha mancato l'appuntamento con i tanti cercatori che, contando sul fiuto dei loro amici a quattro zampe, riescono a scovarlo anche in profondità.
Capita così che a casa di un 'tartufaio' si possa ammirare uno spettacolo coinvolgente se si arriva nel momento del rientro da una fortunata uscita . La foto è stata scattata a casa del noto cercatore 'Lazzaro' ( al secolo Enzo Lazzarini) di via Sant'Anna a Sasso Marconi. "Il caldo di questo ottobre ha reso particolarmente compatto il terreno e per questo i cani faticano a individuare il profumo del tartufo. Questa è stata veramente un giornata generosa e fatico a credere in tanta fortuna," sottolinea con grande soddisfazione.
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