Si indaga a fondo alla ricerca di conferme o smentite sui sospetti degli inquirenti sull’unico indagato, il cugino della vittima.
I carabinieri e i vigili del fuoco nel
letto del fiume Reno lungo un tratto
della Porrettana alla ricerca di indizi che, con agli esami dattiloscopici,
biologici e balistici, possano chiarire il quadro della situazione e dare agli
inquirenti ulteriori elementi a conferma o smentita dei loro sospetti.
La ricerca è finalizzata soprattutto
all’individuazione dell'arma del
delitto, con tutta probabilità un fucile a cartucce, che gli inquirenti pensano
possa essere stato gettato o distrutto proprio nei pressi del ponte che
attraversa il corso d'acqua poco prima di Porretta. Il tratto fiume Reno che si
vuole scandagliare ha già restituito alcune reperti, bossoli da fucile, sia già
utilizzati, sia ancora attivi e in buono stato. E ciò fa presumere di essere
sulla pista giusta. Il nuovo sondaggio dei sommozzatori, che interesserà un
tratto più lungo del fiume, sonderà in modo più approfondito il sito .
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