domenica 13 settembre 2020

Telefonia: piano per 17 impianti nell'Appennino

Attivato oggi il primo traliccio nel Piacentino

L'Appennino si collega e viaggia in rete. Parte dal Piacentino, e precisamente dalla frazione di Vezzolacca, nel Comune di Vernasca, il progetto di copertura della telefonia cellulare in montagna, voluto dalla Regione per contrastare il divario digitale e offrire così migliori connessioni ai cittadini residenti e rafforzare l'attrattività produttiva e turistica dei Comuni montani. Il primo traliccio del piano regionale, che toccherà altre 16 località dell'Appennino in sette province dell'Emilia-Romagna, è stato attivato oggi pomeriggio alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell'assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori e del sindaco di Vernasca, Giuseppe Sidoli. Con loro anche due rappresentanti di Tim.
    Questo primo impianto è finanziato dalla Regione con 70mila euro ed è realizzato da Lepida Scpa (società regionale per l'infrastrutturazione digitale), con la copertura voce e dati resa possibile grazie all'installazione di ripetitori da parte di Tim, e resta disponibile per gli altri tre operatori con autorizzazione nazionale. Permette di servire un bacino di quasi 400 residenti, con un incremento estivo di altri 150 abitanti, oltre a diverse attività artigianali, commerciali e aziende agricole.
    "Vogliamo garantire pari diritti digitali a tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno. Eliminare le differenze - ha detto Bonaccini - vuol dire infatti assicurare pari opportunità e dare omogeneità al territorio, un impegno che abbiamo finanziato con più di 1 milione di euro e abbiamo ribadito anche in assestamento di bilancio dove abbiamo stanziato altri 500mila euro per implementare la rete telefonica nelle aree ancora scoperte". (ANSA).

 

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