Amedeo Nerozzi nacque il 3 aprile 1891 a Marzabotto. Figlio di piccoli proprietari terrieri, divenne dirigente della lega contadina locale.
Venne eletto poi consigliere comunale nella lista socialista e sindaco di Marzabotto il 19 settembre 1920. Ricoprì tali cariche fino 29 novembre 1921. Essendosi iscritto al PCI fin dalla sua fondazione, l'amministrazione di Marzabotto che presiedette fu considerata una tra le pochissime nelle mani del nuovo partito.
Nell'autunno 1925 dovette emigrare in Belgio dove svolse intensa attività politica fra gli emigrati antifascisti italiani.
Scoppiata la rivolta franchista contro la Repubblica, entrò in Spagna alle fine dell'agosto 1936 e il 10 settembre partecipò al suo primo combattimento. Ebbe lo pseudonimo “Mitraglia”. Fu portaferiti durante le prime battaglie e poi infermiere: Venne promosso tenente medico per meriti acquisiti.
Il 16 giugno, mentre stava praticando le prime cure ad un ferito, fu colpito da un proiettile ad un polpaccio. Bevve un gran sorso di cognac, si estrasse il proiettile, si medicò e continuò il suo lavoro come se nulla fosse accaduto. Zoppicò diverse settimane. Zoppicava ancora quando alla fine del mese di luglio si buscò un'altra palla perduta che gli causò una leggera ferita alla spalla destra.
Il 9 settembre 1938 durante un bombardamento nemico, un proiettile di artiglieria scoppiò a pochi metri dalla tenda - ospedale e l'uccise, assieme a vari feriti che stava curando.
Nell'atrio del palazzo comunale di Marzabotto è murata la seguente epigrafe: 'Ad Amedeo Nerozzi. Sindaco nel 1921, combattente della libertà e dell'antifascismo in questa città e nell'esilio in terra di Spagna fino alla morte in battaglia sulla Sierra Cabals'
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.
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