di
Carmine Caputo
Le
giunte comunali di San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei
Pepoli si sono incontrate per fare il punto sulle possibilità di
collaborazione tra due enti che hanno tanto in comune: le
infrastrutture quali la stazione dei treni, che pur essendo nel
territorio di San Benedetto serve anche gli abitanti di Castiglione,
l’autostrada A1 (Panoramica e la Direttissima), le scuole superiori
(che sono a Castiglione ma frequentate anche da tanti studenti di San
Benedetto) e in generale un’offerta formativa anche
extra-scolastica su cui entrambi i comuni stanno investendo.
I
due comuni hanno situazioni simili sotto tanti punti di vista: la
volontà di ripartire economicamente e demograficamente dopo tanti
anni di declino, grazie anche al turismo lento e ai cammini, due
amministratori tra i più giovani dell’Appennino eppure già al
secondo mandato con ruoli importanti: presidente dell’Unione
dell’Appennino bolognese Maurizio Fabbri di Castiglione,
presidente del Distretto Socio-sanitario dell’Appennino Alessandro
Santoni di San Benedetto.
A
proposito di infrastrutture, di recente i due amministratori sono
stati insieme a Roma per incontrare il ministro dei trasporti Paola
De Micheli e sollecitare il rispetto degli impegni da parte di
Autostrade per l’Italia, che nei due comuni deve ancora
completare interventi per 30 milioni di euro. Si tratta
principalmente di strade ma anche di interventi di ripristino
ambientale previsti come corollario negli accordi per la
realizzazione della Variante di Valico e non ancora completati. I due
sindaci sono stati rassicurati dalla volontà del Governo di far sì
che Autostrade mantenga fede agli impegni presi, indipendentemente
dalle voci sempre più correnti sulla eventuale revoca della
concessione.
Altri
punti che sono stati trattati riguardano la possibilità di
condividere il piano urbanistico generale, di estendere il progetto
avviato a San Benedetto per ospitare studenti universitari in
Appennino e studiare anche la possibilità di coinvolgere famiglie di
lavoratori, oltre che condividere i piani di promozione turistica.
Nell’insieme,
le amministrazioni condividono l’idea che occorra mettere al centro
la possibilità di creare occasioni di lavoro in Appennino e in
particolare nelle località di crinale. A tal proposito è in
programma un convegno legato ai temi della montagna e delle aree
interne, in cui approfondire e proporre idee innovative per superare
questa fase storica critica e invertire un clima di sfiducia. Clima
che, come ha sottolineato alcuni giorni fa Fabbri durante la
conferenza dei sindaci metropolitani, è stato confermato anche dalle
recenti elezioni regionali: in Appennino la Lega ha ottenuto più
voti degli altri partiti, e questo va letto soprattutto come una
richiesta di discontinuità e di cambiamento anche nei confronti del
governo regionale.
«Lavorare
in maniera coesa e condivisa su temi cruciali è positivo, abbiamo
tanto in comune» ha commentato Fabbri. «Insieme possiamo
essere più incisivi sui progetti che proponiamo e possono nascere
idee innovative. La situazione generale delle aree interne è
preoccupante, ma sia io che Santoni crediamo che ci possano essere
importanti chances per il futuro»
Dal
canto suo Santoni ha aggiunto che «per
crescere dobbiamo attuare politiche distrettuali su area vasta,
mettendo a fattor comune tutto quanto oggi esiste sui due comuni, in
termini di servizi ed opportunità, per favorire la tenuta e lo
sviluppo di attività e creare opportunità per giovani e famiglie,
allo scopo di favorire in maniera attiva il ripopolamento del
territorio da persone ed imprese».
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