La
Legione Carabinieri di Bologna
informa:
Vestito
da monaco medievale con una tunica nera stordisce una ragazza a forza
di “shortini” in discoteca e poi la violenta in una camera
d’albergo. Il reato era stato reso pubblico il 15 febbraio
scorso.
I
Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in
Persiceto hanno arrestato un ventitreenne casertano, indagato per
violenza sessuale e rapina, in esecuzione di un ordine di
custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Bologna.
Il
provvedimento trae origine dalla denuncia che una ventinovenne
italiana aveva sporto ai Carabinieri di San Giovanni in Persiceto in
merito a quanto accadutole la sera del 13 febbraio scorso durante una
festa in maschera organizzata in occasione del carnevale presso una
discoteca di San Pietro in Casale.
Durante
la serata la ragazza era stata avvicinata da un giovane che dopo
essersi spacciato per un addetto alle pubbliche relazioni del locale,
le offriva da bere. Di quanto fosse successo in seguito, la ragazza
non ricordava più nulla. La mattina successiva si era svegliata
nella camera di un albergo situato in zona con evidenti segni e
lividi in varie parti del corpo che facevano immaginare cosa le
poteva essere accaduto. La ragazza, nonostante fosse ancora in stato
confusionale e dolorante, aveva avuto la forza di pulirsi,
rivestirsi, uscire dalla stanza e scendere alla reception per farsi
chiamare un taxi. Prima di andare via, una persona di servizio dell'
hotel consegnava alla ragazza un vestito da carnevale consistente in
una tunica nera, dicendole che l’aveva trovato all’interno della
stanza. Quel vestito da carnevale non apparteneva alla ragazza. Al
momento di pagare il tassista, la vittima si accorgeva che le erano
state sottratte un’ottantina di euro, le chiavi della sua auto e la
carta bancomat. Arrivata a casa scopriva inoltre che l’amica con
cui si era recata alla festa aveva denunciato la sua scomparsa ai
Carabinieri. Subito dopo, la ragazza si recava presso una struttura
sanitaria per farsi medicare e là le venivano riscontrate varie
lesioni sintomatiche di un’avvenuta violenza sessuale.
I
pezzi del puzzle sono stati ricomposti dalla Procura della Repubblica
di Bologna grazie all’attività dei Carabinieri di San Giovanni in
Persiceto. E’ stato possibile risalire all’identità del “monaco
medievale” e raccogliere evidenti elementi che dimostrano come il
rapporto sessuale subito dalla ragazza non poteva certo definirsi
consenziente, al contrario di ciò che aveva cercato di far credere
il ventitreenne casertano incensurato. I militari inoltre hanno
scoperto che il giovane si sarebbe reso responsabile di altre due
violenze sessuali (luglio 2017 e febbraio 2018) commesse con lo
stesso modus operandi “…connotato da inquietanti tratti di
serialità…” come scritto nell’ordinanza del GIP, nei
confronti di due ragazze che non avevano inteso sporgere denuncia.
Nella
giornata di ieri, il ventitreenne casertano è stato rintracciato dai
Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in
Persiceto e tradotto nel carcere di Bologna.
Il
positivo esito delle indagini curate dai Carabinieri, trae origine
dalla particolare attenzione prestata dall’Arma, in particolare
nell’ultimo decennio, alla violenza di genere. In particolare è
diventato abituale lo svolgimento di specifici incontri di formazione
tenuti da psicologi e criminologi al personale effettivo alle
Stazioni Carabinieri. Inoltre le strutture investigative dell’Arma
possono contare su alcuni militari specializzati nell’approccio
alle vittime tramite prolungati corsi e tirocini pratici. L’Arma
dei Carabinieri opera nel settore in stretta sinergia con le
strutture anti violenza presenti territorialmente.
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