Serie
di incontri e di laboratori rivolti agli studenti delle scuole medie
e ai cittadini che si prefigge di individuare azioni da proporre per
la rivitalizzazione del patrimonio ambientale di Monte Venere
Riceviamo:
Prende
il via domani, sabato 17 marzo, a Monzuno l’iniziativa “
Paesaggio a chi ?”, promossa
dall'Unione
dei comuni dell'Appennino bolognese e dal Comune di Monzuno per
decidere come
valorizzare
la zona del monte Venere, usando il metodo della mappa di comunità.
Alle
10 apre un banchetto informativo davanti alla Biblioteca comunale,
mentre sabato 24 marzo alle 16.30 è previsto un incontro pubblico in
Municipio.
Seguiranno
incontri a Gabbiano sabato 14 aprile alle 16.30 e a Trasasso il 28
aprile sempre
alle
16,30.
La
fase di chiusura prevede un momento di sintesi con la redazione di un
quadro delle proposte
elaborate
dagli adulti e dai ragazzi, e un’assemblea pubblica prevista a
Monzuno domenica 17
giugno
2018 alle 10.30.
Il
progetto partecipativo prevede una serie di incontri e laboratori con
i cittadini organizzati in tre diversi frazioni alle pendici del
monte: Monzuno, Trasasso e Gabbiano.
La
proposta si riallaccia ad altre azioni già svolte nel territorio
dell’Unione e basate sulla riscoperta
del
territorio della prima montagna bolognese e la rivitalizzazione del
suo patrimonio naturale,
storico,
culturale ospitato da antichi borghi e centri minori.
Azioni
che in questi anni hanno portato a risultati concreti nell’ambito
del turismo sostenibile e lento, come nel caso della Via degli Dei.
In
particolare la “mappa di comunità” rappresenta lo strumento
cardine per la valorizzazione
del
patrimonio locale e dello sviluppo sostenibile del territorio, grazie
al coinvolgimento attivo
della
popolazione che lo abita. Oltre ai cittadini, saranno coinvolti anche
gli studenti della scuola
media,
impegnati in laboratori con il supporto dei docenti.
Il
processo partecipativo si concentrerà soprattutto sul recupero e le
gestione di percorsi e
sentieri,
sulla valorizzazione di ricchezze storiche ed ambientali: la domanda
di partenza è:
"Che
cosa rende la zona del monte Venere un luogo speciale e diverso dagli
altri?".
Il
monte Venere è un massiccio dell’Appennino bolognese, che
raggiunge con la sua vetta i 965 metri
e si eleva tra le valli del Savena e del Sambro. La sua cima ospita
un piccolo tempietto votivo
inaugurato il 7 agosto 1904, ricostruito dopo la seconda guerra
mondiale e recentemente
ristrutturato,
nonché una croce alta 14 metri, innalzata nel 1956 in memoria dei
caduti. Ogni anno
ospita all’inizio di agosto una festa tradizionale organizzata
dalla locale proloco.
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