Da
ANSA
La
Procura di Bologna, con il Pm Flavio Lazzarini e il procuratore
aggiunto Valter Giovannini, ha chiesto la custodia cautelare in
carcere per il 38enne pachistano arrestato mercoledì a Budrio, per
sequestro di persona, maltrattamenti e minacce ai danni della figlia
18enne, che l'uomo ha tenuto segregata in casa.
Secondo
quanto ricostruito è stata la madre della ragazza, dal Pakistan, ad
allertare un conoscente che poi ha avvisato i militari, intervenuti
per liberare la giovane.
La
ragazza si era trasferita in Italia da pochi giorni e aveva raggiunto
il padre, ma sono nati problemi perché l'uomo conviveva con un'altra
donna, che non ha tollerato l'arrivo della ragazza.
Padre
e figlia sarebbero stati così costretti a trasferirsi in un altro
appartamento. Nella casa sarebbero iniziate le costrizioni e le
vessazioni aumentate dopo che la ragazza aveva contattato i
Carabinieri per segnalare di essere stata picchiata.
Per
minacciarla il padre le aveva anche mostrato un filmato in cui lo si
vede sparare con una pistola, probabilmente una scacciacani che
poi è stata trovata e sequestrata.
La
ragazza, approfittando di una distrazione, è riuscita a trasmettere
il video sul suo cellulare e da lì lo ha inviato alla madre in
Pakistan, chiedendo aiuto.
I
militari sono intervenuti e la vittima è stata portata al pronto
soccorso, dove è stata visitata e sono emerse le lesioni. "Rimangono
elevati - ha detto il procuratore aggiunto Giovannini, coordinatore
del gruppo 'fasce deboli' della Procura - i numeri relativi a
maltrattamenti, violenze sessuali e stalking.
Il
dato significativo è che la maggioranza di questi fatti sono
commessi da persone note alle vittime, le quali sono sempre più
consapevoli dei loro diritti e per questo trovano il coraggio di
denunciare e ciò è un fatto sicuramente positivo".
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