sabato 13 maggio 2017

I giovani studenti di Marzabotto da Papa Francesco per la 'pace e la memoria'.

Sabato scorso, 6 maggio, il Pontefice ha ricevuto gli enti locali e le scuole impegnati per la pace e i diritti umani. Tra di loro c’erano il Comune di Marzabotto, l'Associazione dei familiari delle vittime dell'Eccidio di Monte Sole e gli studenti della scuola media Dossetti di Marzabotto, che hanno consegnato al Papa una “goccia di memoria”, simbolo che ricorda le vittime dell’ingiustizia.


Riceviamo


Si è svolto sabato scorso in Vaticano, nell'Aula Paolo VI, l’incontro con Papa Francesco organizzato dalla Tavola Nazionale della Pace e dal 'Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani', un gruppo di enti locali impegnato nella promozione dell'educazione permanente alla pace e ai diritti umani nella scuola.

Tra i partecipanti c’era anche una delegazione di studenti della scuola media di Giuseppe Dossetti di Marzabotto.
I ragazzi hanno condiviso i risultati di un anno di scuola in cui l'educazione alla pace si è confrontata, in particolare, con le proposte contenute nell'Enciclica "Laudato sì" di Papa Francesco e nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per gli "Obiettivi di Sviluppo Sostenibile".

In particolare gli studenti di Marzabotto hanno consegnato al Pontefice una “goccia di memoria”. ‘Gocce di memoria’ è un progetto nato nel Laboratorio delle Meraviglie della Scuola Media di Marzabotto. Ogni goccia bianca, realizzata ogni anno con materiali diversi, rappresenta una delle 770 vittime della strage nazifascista di Monte Sole. La scelta della goccia per rappresentare le vittime delle ingiustizie e della barbarie umana è legata al fatto che la goccia può essere una goccia di sangue, o una lacrima, ma anche una goccia d’acqua, fonte di vita.
Il Laboratorio delle meraviglie è nato nel 2007, fondato dai docenti ed educatori Morena Melchioni, Valentina Cuppi, Bianca Vergnani e Nicola Boreali, che organizzano laboratori artistici ogni anno. Inizialmente il Laboratorio era stato pensato come luogo per studenti con difficoltà dichiarate e non, che la didattica tradizionale spesso non riesce a coinvolgere (disagio sociale, rischio dispersione), poi si è aperto a tutti gli alunni, proponendo attività di approfondimento sull’educazione alla cittadinanza attiva che valicano le pareti e gli orari scolastici e mirano ad “educare la società”, come avviene con gli spettacoli realizzati ogni 25 aprile a Monte Sole.






Nessun commento: