Si
chiama disfagia e consiste nella difficoltà a deglutire cibi solidi
e liquidi, una disfunzione che può riguardare anche i bambini, in
particolare i nati prematuri o con disabilità neurologiche o
neuro-cognitive. Tra le conseguenze più importanti causate dalla
disfagia, che di fatto impedisce al bambino di nutrirsi con
regolarità e in modo appropriato, anche infezioni ripetute delle vie
respiratorie.
L’Ambulatorio Disfagia dell’Azienda Usl di Bologna, unico in tutta l’area di Bologna, Modena e Ferrara, dal 2015 segue 89 bambini con disfagia. L’équipe, formata da un pediatra, una logopedista e una fisioterapista, si avvale della collaborazione di nutrizionisti e dietologi e opera in stretto contatto con i servizi di riabilitazione del territorio, in maniera da garantire la prosecuzione dei percorsi di cura quando i piccoli pazienti hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni. In particolare, la logopedista e la fisioterapista, provenienti dal servizio territoriale, forniscono alle famiglie indicazioni riguardanti la postura corretta che il bambino deve assumere durante il pasto, oltre che gli ausili e le strategie per consentire una regolare alimentazione per bocca. Sviluppano, inoltre, programmi di riabilitazione personalizzati, per favorire lo sviluppo delle capacità motorie orali dei bambini con disfagia.
Il confronto sulle difficoltà gastroenterologiche e nutrizionali dei bambini disfagici è al centro del corso Disfagia nel bambino, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Usl di Bologna, in programma il 17 maggio presso la Casa del Donatore, Sala Avis, in Via dell’Ospedale 20 a Bologna. Il corso, che sarà aperto alle 8.45 da Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna, vedrà gli interventi, tra gli altri, di Antonella Cersosimo, Chiara Ghizzi e Fabrizio Sandri, Direttori rispettivamente della Medicina Riabilitativa Infantile, della Pediatria e del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda USL di Bologna, e di Giacomo Faldella, Direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.
L’Ambulatorio Disfagia dell’Azienda Usl di Bologna, unico in tutta l’area di Bologna, Modena e Ferrara, dal 2015 segue 89 bambini con disfagia. L’équipe, formata da un pediatra, una logopedista e una fisioterapista, si avvale della collaborazione di nutrizionisti e dietologi e opera in stretto contatto con i servizi di riabilitazione del territorio, in maniera da garantire la prosecuzione dei percorsi di cura quando i piccoli pazienti hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni. In particolare, la logopedista e la fisioterapista, provenienti dal servizio territoriale, forniscono alle famiglie indicazioni riguardanti la postura corretta che il bambino deve assumere durante il pasto, oltre che gli ausili e le strategie per consentire una regolare alimentazione per bocca. Sviluppano, inoltre, programmi di riabilitazione personalizzati, per favorire lo sviluppo delle capacità motorie orali dei bambini con disfagia.
Il confronto sulle difficoltà gastroenterologiche e nutrizionali dei bambini disfagici è al centro del corso Disfagia nel bambino, organizzato dal Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Usl di Bologna, in programma il 17 maggio presso la Casa del Donatore, Sala Avis, in Via dell’Ospedale 20 a Bologna. Il corso, che sarà aperto alle 8.45 da Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna, vedrà gli interventi, tra gli altri, di Antonella Cersosimo, Chiara Ghizzi e Fabrizio Sandri, Direttori rispettivamente della Medicina Riabilitativa Infantile, della Pediatria e del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda USL di Bologna, e di Giacomo Faldella, Direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.
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