Le
fiamme che hanno reso inservibili tre dei sei totem autovelox,
entrati in funzione la settimana scorsa sulla Porrettana a Sasso
Marconi e a Pontecchio, 'arroventano' anche il dibattito politico.
A scaldare gli animi il comunicato postato dal sindaco di Sasso
Marconi Stefano Mazzetti ( nella foto) nel quale il primo cittadino, dopo aver
precisato che ' l'azione vandalica avrà come ovvia conseguenza la
ricerca dei responsabili' e che 'le colonnine verranno ripristinate',
definisce l'accaduto una 'azione
intimidatoria di delinquenti che non solo hanno creato un danno al
bene pubblico, ma hanno anche provato ad intimidire chi si impegna a
far rispettare le regole'. E dice
: “
All’attenzione
delle Forze dell’Ordine ci sono tutti gli elementi che possono
portare all’individuazione dei colpevoli, ma
vorrei anche segnalare la corresponsabilità di soggetti (anche con
incarichi istituzionali) che hanno contribuito a creare il clima
avverso ai provvedimenti messi in atto dall’Amministrazione per il
rispetto delle regole.”
Proprio quest'ultima frase ha innescato un confronto con il
consigliere comunale di Marzabotto, Morris Battistini ( nella foto) che,
all'indomani dell'entrata di servizio del 'pool tecnico per il
controllo della velocità sulla Porrettana', criticò il tipo di
provvedimento e presentò una interrogazione con la quale chiedeva
al suo sindaco di intervenire presso il collega di Sasso Marconi
perchè si riorganizzasse in modo diverso la tutela del traffico in
quel tratto di Porrettana o si provvedesse ad elevare i limiti di
velocità per renderli più aderenti alla oggettività della
situazione.
Battistini,
nella convinzione di essere stato chiamato in causa dalle
dichiarazioni di Mazzetti, ha replicato con un comunicato piuttosto
piccato nel quale si legge:
“Pur
pensandola ben diversamente dal Sindaco di Sasso Marconi, in merito
al tema del contrasto e della prevenzione sulla sicurezza stradale,
condanno fortemente gli atti avvenuti sia questa notte che quella
dell'altro ieri e respingo
al mittente le gravi accuse che il Sindaco Mazzetti grida addebitando
"corresponsabilità
sull'accaduto di soggetti con incarichi istituzionali che hanno
contribuito a creare il clima avverso ai provvedimenti messi in atto dall’ Amministrazione".
Nessuna
istigazione è stata posta in essere, bensì sono state poste in
evidenza alcune criticità che tenevano conto, oltre che di
valutazioni personali, anche di lamentele di operatori locali in
disaccordo con il provvedimento in questione, e tutti in linea con la
libertà di parola ed espressione.
Ritengo
intellettualmente disonesto che il Primo Cittadino sassese, anziché
farsi un esame di coscienza su cosa abbia spinto certe persone a
criticare fortemente questa scelta, tenti di strumentalizzare
l'accaduto al solo fine di buttarla su una questione politica di
contrapposizione”.
Al
roboante confronto politico, si aggiungono numerose condanne per
l'accaduto.
Il
direttivo dell'Anpi Sasso Marconi scrive:
“I
dissuasori di velocità a pochi giorni dalla loro installazione sono
stati oggetto di intollerabili atti di vandalismo. Una delle sei
colonnine è stata divelta, mentre altre sono state date alle fiamme.
Tali vili atti vandalici sono stati preceduti e seguiti da una
campagna mediatica sui social network denigratoria e svilente nei
confronti dell’amministrazione comunale. La comunità di Sasso
Marconi da sempre fa del rispetto delle regole per la convivenza
civile un valore fondante. Per queste motivazioni l’Anpi di Sasso
Marconi condanna fortemente gli atti criminali che
hanno
fatto oggetto i dissuasori di velocità e tutte quelle voci che hanno
istigato e gioito di tale crimine, tanto da arrivare a lodare
vandalismo e violenza. Inoltre dato che ciò che emerge da tale
episodio è l’incapacità di parte della comunità di distinguere
tra legalità e illegalità, l’Anpi continuerà a promuovere
l’educazione al senso civico tra le giovani generazioni”.
La
lista Civica di Sasso Marconi Un'Altra Sasso, dopo aver 'condannando
senza mezzi termini, gli atti vandalici compiuti contro un bene di
tutti', critica l’attuale Amministrazione di Sasso Marconi, poiché
“Senza
alcuna comunicazione preventiva, discussione o magari apertura di un
confronto fuori o dentro il consiglio comunale, con la cittadinanza,
i commercianti, le associazioni di categoria, ha voluto imporre il
blocco al transito di veicoli pesanti e un sistema di dissuasione
della velocita’ di tale portata da non poter che suscitare in paese
un notevole livello di conflitto, conflitto che si sarebbe
certamente potuto evitare”.
Il
capogruppo consigliare di maggioranza, Silvia Martini, in accordo con
consiglieri del gruppo di minoranza 'SASSO LIBERA', comunica:
“I
Gruppi consiliari 'Sasso Marconi, la città che vogliamo' e 'Sasso
libera' condannano con fermezza gli atti
vandalici compiuti ai danni dei dissuasori di velocità posti sulla
Via Porrettana, in prossimità di attraversamenti pedonali, quali
utili ausili per 'dissuadere' gli automobilisti ad attraversare
tratti urbani a velocità decisamente superiori ai 50 km orari
stabiliti dalla legge. Purtroppo negli anni su questi tratti di
strada si sono verificati incidenti anche mortali. Incidenti che
hanno coinvolto sia veicoli , sia pedoni e che avrebbero potuto
essere evitati, o con conseguenze contenute, se fossero stati
rispettati i limiti di velocità. Al di là di una valutazione di
merito sull’efficacia dei dissuasori, riteniamo che le opinioni
contrarie debbano essere espresse utilizzando gli strumenti a
disposizione, nel rispetto delle regole e dei beni comuni.
L’accaduto senza dubbio rappresenta un comportamento
incivile, e lesivo del diritto alla tutela della
sicurezza e della legalità. Pertanto
esprimiamo piena solidarietà all’amministrazione
Comunale.”
Anche
il consigliere regionale di FI Galeazzo Bignami e le consigliere
metropolitane Marta
Evangelisti ed Erika Seta partecipano
al confronto e scrivono:
“
In
relazione alle dichiarazioni del sindaco di Sasso Marconi sulla
corresponsabilità di soggetti istituzionali che avrebbero
contribuito a creare un clima ostile relativamente alla scelta
dell'amministrazione di installare i velox lungo la Porrettana,
teniamo a ribadire che le opposizioni svolgono un doveroso ruolo di
controllo e, pertanto, il primo cittadino dovrebbe limitarsi a
prendere atto di valutazioni politiche e giuridiche legittimamente
espresse e che rientrano in un normale dibattito democratico.
Sul
tema dei velox restiamo convinti che un approfondimento sia
necessario sia dal punto di vista della legittimità
dell'installazione degli stessi sia per quanto riguarda il
coinvolgimento della cittadinanza su un provvedimento che andrà a
incidere direttamente sulla quotidianità dei cittadini.
Fermo
restando che gli atti vandalici vanno condannati e puniti sempre e
comunque”.
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