A
nome della campagna "Come minimo un reddito" esprimiamo
soddisfazione per le parole con cui l'assessore al Welfare Gualmini
apre ad una collaborazione di tutti i soggetti interessati per la
definizione della misura
di sostegno al reddito che la Regione ha intenzione di rendere
operativa a partire dal 2016.
Registriamo invece con preoccupazione le affermazioni con le quali
dichiara che la misura sarà temporanea, che potrebbe essere
rivolta solo a certe categorie di soggetti, come gli anziani e le
famiglie con bambini, e che potrebbe andare a sostituire alcune spese
sociali (rappresentando una partita di giro). Consapevoli della
limitatezza dei fondi disponibili a livello regionale, e sostenitori
convinti della necessità di lottare per istituire a livello
nazionale una misura universalistica e incondizionata di sostegno al
reddito, crediamo comunque che una misura discrezionale e troppo
limitata nel tempo possa rivelarsi poco efficace anche come
sperimentazione a livello locale.
La
campagna “Come minimo un reddito”, grazie allo sforzo di varie
realtà (Forum Welfare, AILES, ACT!, Naufragi, TILT Emilia Romagna,
TILT Italia e Piazza Grande), ha già portato su questo tema alla
costituzione di un intergruppo al quale hanno partecipato vari
consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione. Durante gli
incontri si è iniziato a discutere di possibili criteri e principi
per l'erogazione di una misura di reddito minimo, in attesa di
disporre di tutte le informazioni (contributi nazionali e accordi tra
Governo e Regione) per poter approfondire i nodi della platea dei
destinatari e degli importi. A tal proposito chiediamo pubblicamente
all'assessore di rendere disponibili a tutte le realtà interessate
le informazioni sul tema; in particolare, di diffondere la ricerca
elaborata dall'Università di Modena e Reggio Emilia sull'istituzione
del reddito minimo garantito e di illustrare le voci del bilancio da
poco approvato che andranno a finanziare la misura.
Cogliamo
l'occasione anche per invitare tutte le persone interessate
all'incontro QUALE
REDDITO PER QUALE LAVORO?
che
si terrà
Lunedì
8 febbraio alle ore 17:45 presso la Sala Imbeni di Palazzo
d'Accursio, organizzato dal comitato operativo della campagna "Come
minimo un reddito", Libera e Làbas.
Discuteremo,
assieme a Federico Martelloni, professore di diritto del lavoro,
Giuseppe Bronzini, magistrato e socio fondatore di BIN Italia,
Maurilio Pirone, attivista di Làbas-Tpo, e Giuseppe De Marzo,
referente nazionale della campagna Miseria ladra - Libera, delle
trasformazioni del diritto al lavoro e della possibilità di
ripensare il welfare affinché sia sistema universale a tutela della
dignità della persona e strumento per ridurre le diseguaglianze
sociali tramite una nuova modalità di redistribuzione del reddito.
Nessun commento:
Posta un commento