I
bambini della scuola materna e i nonni della casa di riposo di
Monzuno avevano progettato di 'biscottare' insieme e hanno biscottato
a lungo con vantaggi per entrambi. Gli attori hanno apprezzato il
dolce incontro con farina e decorazioni utilizzando mestoli, tegami
e forno e gli aspiranti 'biscottai' hanno promosso i loro 'maestri'
a pieni voti.
“I
risultati, come ci si aspettava, sono stati 'più che gratificanti'”,
spiega Francesca Boccuzzi della 'cooperativa Sollievo',
organizzatrice assieme al Comune, della bella iniziativa, “con
conseguenze positive anche per gli anziani che spesso magicamente, a
contatto con quelli che potevano essere i loro nipotini, hanno
ricordato i procedimenti culinari in modo naturale anche se non
praticati da molto tempo. Persino chi soffre di Alzheimer
o di Demenza senile ha ripreso l'uso del mattarello, ha
ricordato le porzioni dell'impasto e ha dato sfoggio del suo sapere
antico. I bambini a loro volta hanno trovato interessantissime le
lezioni che vertevano soprattutto sul 'sapere delle mani'. Si può
definire, con la dovuta cautela, una esperienza addirittura
terapeutica. Certamente da ripetere. Non è questa la prima
esperienza e non sarà l'ultima. Ci proponiamo “ prosegue la
coordinatrice della casa di riposo Tre Laghetti, “ di allargarla
agli alunni delle elementari. In base al periodo dell'anno in cui è
programmato l'incontro organizziamo il tema, il paniere degli
ingredienti e il risultato. Il prossimo incontro si propone di
affiancare il carnevale. Chi parteciperà potrà quindi imparare a fare le sfrappole e gli altri dolci di carnevale”.
L'assessore
alla cultura del comune di Monzuno, Ermanno Pavesi, dopo essersi
congratulato con gli operatori per il bel risultato, ha aggiunto:
“Ciò dimostra che le cose semplici e più vicine di quanto si
crede, sono le più fruttifere. L'incontro intergenerazionale si è
dimostrato facile e molto proficuo. Un esempio da non dimenticare ed
esportare.”
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