Riceviamo
e pubblichiamo
Dopo
il partecipato incontro del 13 gennaio scorso con Yvan Sagnet per la
presentazione del libro Ghetto Italia, prosegue il percorso di
approfondimento proposto da Percorsi di Pace per conoscere le
condizioni inumane in cui sono costretti a vivere i lavoratori
locali e immigrati in molte campagne del nostro Paese, "sapere
veramente cosa c'è dentro i barattoli del nostro pomodoro"
e proporre alternative etiche per il consumatore finale.
Oggi, giovedì 21 gennaio alle 20.45, presso la Casa
per la Pace "La Filanda" di Casalecchio di Reno, l'incontro "Caporalato e ghetti: lo
sfruttamento dei braccianti stranieri e italiani" vedrà
Maria Benassi e Francesca Cané, giovani partecipanti
al campo di lavoro volontario "Io Ci Sto" nell'estate
2015, esporre la testimonianza della propria esperienza nei
campi intorno a Borgo Mezzanone, a pochi chilometri da Foggia e nel
cuore della Capitanata agricola.
"Io
Ci Sto" è un campo di lavoro nato nel 2008, a partire da
precedenti esperienze attive fin dal 1991, per fornire servizi
primari (sistemazione abitativa, assistenza medica) alle migliaia di
braccianti stagionali di diverse nazionalità che in estate
affluiscono nei campi della provincia di Foggia. I volontari del
campo incontrano i lavoratori agricoli, in particolare quelli
rinchiusi nel "Gran Ghetto" di Rignano Garganico (FG), per
fornire loro un'alfabetizzazione alla lingua italiana e una
conoscenza di base dei propri diritti; curano inoltre animazioni per
i bambini e collaborano a "Radio Ghetto", che dal 2012
propone trasmissioni realizzate dai braccianti africani. I
partecipanti a questa esperienza di volontariato, vita in comune e
servizio ne traggono "la sensibilizzazione verso i temi
dell'immigrazione, opportunità di comprensione verso fenomeni
complessi come la mobilità umana e relazioni interculturali nel
rispetto dell'alterità". "Io Ci Sto", che nell'estate
2015 ha coinvolto 245 persone provenienti da associazioni, parrocchie
e gruppi scout da tutta Italia e anche dalla Francia, è organizzato
dai Missionari Scalabriniani di Siponto (FG) in "Rete Amica"
con numerose associazioni, tra cui Emergency e la Caritas della
Diocesi di Foggia.
Ingresso
libero
1 commento:
Caporalato e ghetti cosa è la pubblicità del "FUTURO"?
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