Di Mario Becca
“Come
in tanti caso si comincia per caso. Io avevo sentito che un amico di
andava in palestra a fare karate e voli provare anch’io.” Così a
Francavilla Fontana (Brindisi) iniziò la sua avventura di karateca,
che si fermerà a circa 20 anni per essere ripresa a distanza di
circa 15 a Castiglione dei Pepoli con l’incontro di un istruttore
dello Sport Village di Bologna che ha come presidente e d.t. il M.o
Carlo Maurizzi.
“Dopo
un allenamento di prova a S.Bendetto Val di Sambro con oltre 80
partecipanti ho proseguito e sono entrato nel gruppo dei Master
andando a vari stage. Mi stavo accorgendo che con grande entusiasmo e
rinnovata carica stavo facendo quello che avrei voluto e dovuto fare
a 20 e non c’ero riuscito.
Denotando
qualità tecniche e fisiche è arrivata la convocazione agli Europei
di Nizza.
“Ricordo
quando gli consegnai la tuta della Nazionale di cusi sono D.T. Era
molto emozionato, la prese in braccio denotando una commozione che mi
sorprese.”
E
poi vennero le gare. Molto dure, molto difficili, perché nei Master
troviamo tutti atleti ex agonisti e quindi con esperienza e tecnica
raffinata.
“A
Nizza i miei giovani allievi non c’erano, ma sentivo nelle
orecchie e nella testa i loro caldi incitamenti. Rivedevo
mentalmente quel video che avevano fatto proprio per me. Sentivo che
non avevo alternative: dovevo vincere per me ma soprattutto per non
deludere loro. E mi sono impegnato al massimo sotto l’aspetto
psicofisico ed è arrivato il grande risultato, il primo gradino sul
podio, la medaglia d’oro e la cerimonia di premiazione avvolto nel
tricolore: Sono emozioni che non si dimenticano, lasciano un segno
indelebile che porterò sempre con me.”
Grandi
festeggiamenti al ritorno sia a Castiglione che a S.Bendetto ed anche
a Bologna allo Sport Village dal M.o Maurizzi. “A lui e all’Arma
debbo molto, mi hanno affiancato, guidatoe e quindi permesso di
arrivare a questo prestigioso traguardo.”
La
categoria Master è relativamente nuova ed è stata riconosciuta e
ufficializzate di recente dalla federazione perché hanno capito che
in un certo senso è sopra a tutte le altre perché racchiude i veri
appassionati, quelli che hanno il karate nello spirito. L’hanno
praticato a livello agonistico e poi dovuto abbandonare per motivi di
lavoro o famiglia e l’hanno ripreso con intatta anzi superiore
carica e convincimento. Pertanto vanno apprezzati e giudicati tra i
migliori.
“Maresciallo
karateca” questa fu la definizione apparsa sui quotidiani che
davano il resoconto della sua vittoria europea. “Trovo che mi
definisca molto bene. Esclusa la famiglia, racchiude le due
passioni della mia vita .”
Ora
il Maresciallo Capo si trova ad un bivio: continuare l’attività
agonistica o accontentarsi di fare l’istruttore ?
“Farò
una riflessione, ma dentro di me ho già deciso: per fare le gare
dovrei tenermi allenato, dedicare molto ore in palestra a me stesso
ed invece tengo troppo ai miei allievi (ndr) , non li posso
abbandonare e i traguardi che loro raggiungeranno saranno i miei. Li
vivrò e sentirò come se li avessi conquistati io. E quindi mi
dedicherò completamente all’Associazione “Arti e Lealtà” che
ho fondato a S. Benedetto V. di S. Mi dà grandi soddisfazioni.
Debbo rispondere Alla fiducia che hanno risposto in me i 40 allievi e
i loro genitori. Siamo seguiti con attenzione dal Comune che si è
sempre dimostrato disponibile e pronto a rispondere alle nostre
necessità. E il mio prossimo obiettivo sarà proprio aprire con la
collaborazione di tutti, dal Sindaco ai genitori dei ragazzi, una
nuova e più accogliente sede.”
Col
M.° .Maurizzi spostiamo il discorso sul territorio che c’interessa
da vicino, ovvero l’Appennino. “Mi dispiace affermarlo ma non
offre grandi risorse per la nostra disciplina. La stragrande
maggioranza dei ragazzi si dedica al calcio. Se avessimo istruittori
in loco potremmo aprire dei corsi e in quel caso sono sicuro che si
iscriverebbero, come abbiamo già visto, molte donne. L’Associazione
che ha fondato il Maresciallo è nata anche grazie all’appello di
Lamberto Vacchi, figura nota a tutti gli sportivi bolognesi per il
suo passato nella FIDAL e nel CONI, che ci ha richiesto appunto di
fare qualcosa che possa interessare i residenti a Pian del Voglio,
Castiglione, S.Benedetto e Vernio.
Ora
stiamo lavorando in collaborazione con l’Esercito, Con l’Arma dei
Carabinieri , con la Guardia di Finanza e con le Scuola. Sappiamo
tutti quale sia la situazione attuale a livello sociale, non c’è
più educazione, né rispetto del prossimo. E’ in gioco il futuro
cittadino. E noi insegniamo valori che vanno al di là del fatto
puramente sportivo. Ad esempio quando un atleta sale sul tatami (ndr
il tappeto su cui si svolge l’allenamento o la gara) deve salutare
chi l’ha preceduto e l’avversario, questo già insegna e obbliga
a riflettere su tante cose.”
Alla
serata hanno partecipato anche Villiam Vitali e Massimo Piacentini e
grazie al loro intervento è nata la promessa da parte del M.°
Maurizzi di venire a fare con i suoi allievi un’esibizione di
karate al PalaBiagi nella prossima estate
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