Riceviamo
e pubblichiamo:
“L’accoglienza
delle famiglie di profughi che richiedono asilo politico deve essere
gestita dai Comuni e non da soggetti terzi. Solo così si potrebbero
evitare sprechi e utilizzi impropri delle risorse destinate
all’accoglienza di queste persone, come purtroppo è accaduto anche
nella nostra regione, e in più si garantirebbe un percorso sicuro di
istruzione e formazione professionale per bambini e adulti”. È
questa la proposta di Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S,
contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime
sedute dell’Assemblea Legislativa che chiede alla Giunta di
attivarsi per richiedere a Governo e Parlamento che siano proprio le
amministrazioni pubbliche, senza oneri aggiuntivi, a gestire
l’accoglienza dei rifugiati che richiedono asilo politico, con
particolare attenzione alle famiglie. “Oggi tutto è affidato ad
associazioni, onlus e cooperative che gestiscono le risorse stabilite
a livello nazionale, poco più di 34 euro al giorno per ogni
rifugiato – spiega Gianluca Sassi – Purtroppo non sono mancate le
criticità, tra sprechi e utilizzi impropri, per non parlare di ruoli
ambigui e collusioni dei gestori anche con la criminalità
organizzata. Ecco perché, a nostro avviso, sarebbe più utile che ad
occuparsi direttamente dell’accoglienza di queste persone siano i
Comuni, senza nessun soggetto terzo a fare da intermediario”. Per
il consigliere regionale del M5S i vantaggi di un coinvolgimento
diretto dell’accoglienza delle famiglie richiedenti asilo non si
esaurirebbero solo in una appropriata e controllata gestione delle
risorse, ma potrebbero toccare altri aspetti. “Ci sarebbe
sicuramente un miglioramento della gestione dell’accoglienza
evitando sovraffollamenti, promiscuità e tensioni spingendo così
verso una integrazione più immediata – aggiunge Gianluca Sassi –
In più si darebbe l’opportunità alle famiglie inserite nei
programmi di accoglienza di sostenere la permanenza presso immobili
sfitti, oppure di farsi carico degli oneri relativi all’iscrizione
di bambini e ragazzi alla scuola pubblica, così che possa essere
garantita l'istruzione e l'apprendimento della lingua italiana e
l'integrazione sociale di cui necessitano. In più si potrebbe
agevolare l’opportunità per i genitori di partecipare ad attività
di volontariato a favore di tutta la comunità, oppure entrare in un
percorso di tirocinio presso aziende locali per acquisire competenze
professionali o frequentare attività formazione professionale, così
da favorire in tal modo l'integrazione, ed in un futuro l'autonomia
economica”. Ecco perché la risoluzione presentata dal consigliere
regionale del M5S chiede alla Giunta a “costituire tavoli tecnici
fra Regione, Comuni, Prefetture ed altre Istituzioni competenti per
accompagnare sotto i profili tecnico, giuridico e, sociale ed
economico le operazioni di accoglienza diretta di richiedenti asilo
realizzate direttamente dai Comuni”.
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