mercoledì 15 luglio 2015

Vergato: Che è successo al cantiere della centrale sul Reno?



Motori spenti e impalcature deserte nel cantiere Serini sul Reno,  fra i comuni di Vergato e di Grizzana Morandi. Finalità dei lavori era la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica. A spegnere motori e entusiasmi l’autorità giudiziaria che, su segnalazione della Forestale, ha predisposto il sequestro del cantiere e di conseguenza l’interruzione dei lavori.
Il blocco ha sorpreso chi vedeva nella nuova struttura un forte segnale di ripresa. La richiesta  di energia è indice di presenza di operatività in corso e necessità fondamentale per i lavori di manifattura  e logistici.
In tanti si sono chiesti le ragioni del blocco.
Sul tema è intervenuto il consigliere di minoranza a Vergato, Giuseppe Argentieri, che, dopo aver sottolineato che a suo avviso sarebbe stato meglio procedere al recupero della vecchia centrale già esistente, in una nota scrive:
I lavori sono stati avviati con l’unica autorizzazione rilasciata dalla Conferenza dei servizi dell’attuale città metropolitana (ex Provincia). Titolo non sufficiente poiché è solo un ‘parere di fattibilità dell’opera’. L’intervento richiede necessariamente il rilascio del permesso di costruzione da parte del Comune.  Permesso che il comune di Vergato aveva dato, anche se non per quel tipo di intervento. Mancava però quello di Grizzana Morandi, il cui territorio è ugualmente coinvolto  e da cui sono proprio iniziati i lavori.
La concessione per l’avvio dei lavori rilasciata dal Comune di Vergato potrebbe inoltre essere ‘viziata’ poiché rilasciata a seguito di una variante al PRG, approvata dal Consiglio Comunale del mandato predente all’attuale,  la cui delibera pare non sia stata inviata alla Regione, di cui mancherebbe quindi l’avvallo, condizione essenziale per l’applicabilità del provvedimento.
L’intervento della Forestale fa poi presumere che mancassero lo svincolo paesaggistico e le autorizzazioni ambientali per l’attraversamento fluviale, la realizzazione della  pista in mezzo al Reno e  il disboscamento effettuato sulla sponda destra del fiume.
Il consigliere se la prende anche con il proprio Comune e si chiede come mai ha atteso l’intervento della Forestale e non ha agito esso stesso con i propri organi di controllo ,  essendo l’ente ben informato di ciò che stava accadendo.
“I Residenti di Serini già dal mese di marzo hanno segnalato la presenza del cantiere e hanno richiesto chiarimenti al Comune che quindi era ben informato su ciò che stava accadendo”, precisa il consigliere.  “E’ stato inutilmente sacrificato un tratto  molto bello del Reno  e sciupato un interessante patrimonio ambientale che dovrà essere ripristinato poiché gli abusi ambientali non sono burocraticamente sanabili, ma solo riparabili con l’opportuno ripristino.  Tutto questo poteva essere evitato con un po’ di attenzione”. 

18 commenti:

Anonimo ha detto...

LAVORARE A NERO E SENZA AUTORIZZAZIONI NN VA SEMPRE BENE

Anonimo ha detto...

Sono più che convinto che le autorizzazioni arriveranno ed il lavoro si farà. Queste sono tutte ripicche di qualche burocrate scavalcato che vede il suo piccolo orticello di potere violato e minacciato. Questi interventi servono solo a far lievitare i costi. Non ci sarà per caso lo zampino di un personaggio recentemente trasferito a Vergato con gioia dei residenti dal comune da cui proviene?

Anonimo ha detto...

lo spirito della Focci aleggia?

Anonimo ha detto...

http://vergatoinmovimento.blogspot.it/2013/01/centrale-idroelettrica-ai-serrini-di.html

Anonimo ha detto...

http://www.aste.eugenius.it/aste/data/ftpaste/ordinanza3352009roma.pdf

Anonimo ha detto...

http://vergatonews24.it/2013/03/16/vergato-serrini-1930-lazienda-idroelettrica-della-limentra/

Anonimo ha detto...

http://www.mutinanet.com/albovergato/2012/docs/20120026G.PDF

Anonimo ha detto...

http://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=6f5636b2e43b4f71a823722e93641c6f

Anonimo ha detto...

ecco la Focci

http://www.mutinanet.com/albovergato/2014/docs/20140018C.PDF

Anonimo ha detto...

https://it-it.facebook.com/notes/paola-campori/perche-ancora-impianti-per-produzione-energia-elettrica-/10152695206939714

Anonimo ha detto...

http://www.cittametropolitana.bo.it/ambiente/Engine/RAServePG.php/P/400011030400/M/571211030404/T/Impianto-di-produzione-di-energia-elettrica-idroelettrico-sul-Fiume-Reno-della-potenza-di-05-MW-ubicato-nel-Comune-di-Vergato-localita-Cavacchio-Proponente-Reno-Idroelettrica-srl-ex-Bergami-Giuseppe-

Anonimo ha detto...

16 luglio 2015 09:34 il parcheggio scambisti a servizio della ex stazione insegna?

Anonimo ha detto...

Scambisti? In teoria dopo la rimozione dei binari alla stazione non ci dovrebbe più essere necessità di scambisti per manovrarli...

Apocope ha detto...

Il fattaccio riguarda il guado nell'alveo del Reno costruito per l'accesso dei camion al cantiere senza averlo previsto nel progetto della centrale e quindi privo dell'autorizzazione paesaggistica.
Il Comune in base alla segnalazione della Forestale, prima ancora del sequestro dell'autorità giudiziaria, ha emesso un'ordinanza di sospensione lavori di questo guado.
Anche il provvedimento di sequestro riguarda solo il guado, quindi i lavori della centrale, se eseguiti senza utilizzare il guado possono proseguire.
Una volta che si procede per produrre energia pulita, speriamo che la burocrazia non intervenga come al solito.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo

Anonimo ha detto...

Non è così semplice come sembra, forse Apocope non sa che il Comune di Vergato ha emesso ordinanza di sospensione dei lavori relativi al cantiere posto in sinistra Reno e comunque il guado abusivo sarebbe per i mezzi operativi l'unica via di accesso al cantiere della centrale.

Un gruppo di cittadini ha detto...

Bene ha fatto la parte politica non coinvolta negli interessi privati, a denunciare il gravissimo scempio ambientale procurato su uno dei più bei tratti del fiume Reno. So che non piacerà molto alle amministrazioni pubbliche accondiscententi e forse coinvolte in interessi privati, ma è così che si difende e si tutela il prevalente bene ed interesse pubblico. Ai gruppi consiliari di opposizione diamo il nostro massimo consenso e l'incitamento a continuare con atti di denuncia verso fatti contrari agli interessi della comunità e soprattutto li invitiamo a vigilare affinché tutto non finisca a tarallucci e vino, come si mise a tacere e finì la storia, analoga per assenza di autorizzazioni paesaggistiche, del parcheggio scambiatore di Vergato.

Anonimo ha detto...

Dopo avere letto il cartello di cantiere, viene alla memoria come l'impresa esecutrice dei lavori abusivi sia recidiva in materia di violazioni ambientali, essendo che la stessa in passato ebbe altri guai con la Giustizia per analoghi interventi lungo il corso del fiume Reno e zone limitrofe.