Motori spenti e impalcature deserte nel
cantiere Serini sul Reno, fra i comuni
di Vergato e di Grizzana Morandi. Finalità dei lavori era la realizzazione di
una nuova centrale idroelettrica. A spegnere motori e entusiasmi l’autorità
giudiziaria che, su segnalazione della Forestale, ha predisposto il sequestro
del cantiere e di conseguenza l’interruzione dei lavori.
Il blocco ha sorpreso chi vedeva nella
nuova struttura un forte segnale di ripresa. La richiesta di energia è indice di presenza di operatività
in corso e necessità fondamentale per i lavori di manifattura e logistici.
In tanti si sono chiesti le ragioni del
blocco.
Sul tema è intervenuto il consigliere di
minoranza a Vergato, Giuseppe Argentieri, che, dopo aver sottolineato che a suo
avviso sarebbe stato meglio procedere al recupero della vecchia centrale già
esistente, in una nota scrive:
I
lavori sono stati avviati con l’unica autorizzazione rilasciata dalla Conferenza
dei servizi dell’attuale città metropolitana (ex Provincia). Titolo non
sufficiente poiché è solo un ‘parere di fattibilità dell’opera’. L’intervento
richiede necessariamente il rilascio del permesso di costruzione da parte del
Comune. Permesso che il comune di
Vergato aveva dato, anche se non per quel tipo di intervento. Mancava però
quello di Grizzana Morandi, il cui territorio è ugualmente coinvolto e da cui sono proprio iniziati i lavori.
La
concessione per l’avvio dei lavori rilasciata dal Comune di Vergato potrebbe
inoltre essere ‘viziata’ poiché rilasciata a seguito di una variante al PRG,
approvata dal Consiglio Comunale del mandato predente all’attuale, la cui delibera pare non sia stata inviata
alla Regione, di cui mancherebbe quindi l’avvallo, condizione essenziale per l’applicabilità
del provvedimento.
L’intervento
della Forestale fa poi presumere che mancassero lo svincolo paesaggistico e le
autorizzazioni ambientali per l’attraversamento fluviale, la realizzazione
della pista in mezzo al Reno e il disboscamento effettuato sulla sponda
destra del fiume.
Il
consigliere se la prende anche con il proprio Comune e si chiede come mai ha
atteso l’intervento della Forestale e non ha agito esso stesso con i propri
organi di controllo , essendo l’ente ben
informato di ciò che stava accadendo.
“I Residenti di Serini già dal mese di
marzo hanno segnalato la presenza del cantiere e hanno richiesto chiarimenti al
Comune che quindi era ben informato su ciò che stava accadendo”, precisa il
consigliere. “E’ stato inutilmente
sacrificato un tratto molto bello del
Reno e sciupato un interessante
patrimonio ambientale che dovrà essere ripristinato poiché gli abusi ambientali
non sono burocraticamente sanabili, ma solo riparabili con l’opportuno
ripristino. Tutto questo poteva essere
evitato con un po’ di attenzione”.
18 commenti:
LAVORARE A NERO E SENZA AUTORIZZAZIONI NN VA SEMPRE BENE
Sono più che convinto che le autorizzazioni arriveranno ed il lavoro si farà. Queste sono tutte ripicche di qualche burocrate scavalcato che vede il suo piccolo orticello di potere violato e minacciato. Questi interventi servono solo a far lievitare i costi. Non ci sarà per caso lo zampino di un personaggio recentemente trasferito a Vergato con gioia dei residenti dal comune da cui proviene?
lo spirito della Focci aleggia?
http://vergatoinmovimento.blogspot.it/2013/01/centrale-idroelettrica-ai-serrini-di.html
http://www.aste.eugenius.it/aste/data/ftpaste/ordinanza3352009roma.pdf
http://vergatonews24.it/2013/03/16/vergato-serrini-1930-lazienda-idroelettrica-della-limentra/
http://www.mutinanet.com/albovergato/2012/docs/20120026G.PDF
http://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=6f5636b2e43b4f71a823722e93641c6f
ecco la Focci
http://www.mutinanet.com/albovergato/2014/docs/20140018C.PDF
https://it-it.facebook.com/notes/paola-campori/perche-ancora-impianti-per-produzione-energia-elettrica-/10152695206939714
http://www.cittametropolitana.bo.it/ambiente/Engine/RAServePG.php/P/400011030400/M/571211030404/T/Impianto-di-produzione-di-energia-elettrica-idroelettrico-sul-Fiume-Reno-della-potenza-di-05-MW-ubicato-nel-Comune-di-Vergato-localita-Cavacchio-Proponente-Reno-Idroelettrica-srl-ex-Bergami-Giuseppe-
16 luglio 2015 09:34 il parcheggio scambisti a servizio della ex stazione insegna?
Scambisti? In teoria dopo la rimozione dei binari alla stazione non ci dovrebbe più essere necessità di scambisti per manovrarli...
Il fattaccio riguarda il guado nell'alveo del Reno costruito per l'accesso dei camion al cantiere senza averlo previsto nel progetto della centrale e quindi privo dell'autorizzazione paesaggistica.
Il Comune in base alla segnalazione della Forestale, prima ancora del sequestro dell'autorità giudiziaria, ha emesso un'ordinanza di sospensione lavori di questo guado.
Anche il provvedimento di sequestro riguarda solo il guado, quindi i lavori della centrale, se eseguiti senza utilizzare il guado possono proseguire.
Una volta che si procede per produrre energia pulita, speriamo che la burocrazia non intervenga come al solito.
sono d'accordo
Non è così semplice come sembra, forse Apocope non sa che il Comune di Vergato ha emesso ordinanza di sospensione dei lavori relativi al cantiere posto in sinistra Reno e comunque il guado abusivo sarebbe per i mezzi operativi l'unica via di accesso al cantiere della centrale.
Bene ha fatto la parte politica non coinvolta negli interessi privati, a denunciare il gravissimo scempio ambientale procurato su uno dei più bei tratti del fiume Reno. So che non piacerà molto alle amministrazioni pubbliche accondiscententi e forse coinvolte in interessi privati, ma è così che si difende e si tutela il prevalente bene ed interesse pubblico. Ai gruppi consiliari di opposizione diamo il nostro massimo consenso e l'incitamento a continuare con atti di denuncia verso fatti contrari agli interessi della comunità e soprattutto li invitiamo a vigilare affinché tutto non finisca a tarallucci e vino, come si mise a tacere e finì la storia, analoga per assenza di autorizzazioni paesaggistiche, del parcheggio scambiatore di Vergato.
Dopo avere letto il cartello di cantiere, viene alla memoria come l'impresa esecutrice dei lavori abusivi sia recidiva in materia di violazioni ambientali, essendo che la stessa in passato ebbe altri guai con la Giustizia per analoghi interventi lungo il corso del fiume Reno e zone limitrofe.
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